Alla vigilia della finale di Ballando con le stelle, Milly Carlucci parla di un «bilancio trionfale».  «Non avremmo potuto sperare di meglio vista la crescente difficoltà della tv generalista – spiega -. Oggi il pubblico lo devi conquistare pezzo per pezzo. Il mio motivo di orgoglio è avere una presenza sui social e su RaiPlay fortissima, come se fossimo un programma per giovani. Si tratta quasi di un milione di persone in più che si sommano all’audience tradizionale. E, alla fine, la media di quest’anno finora è del 24,70% di share».
Come valuta l’andamento di questa edizione?
«Ogni anno ha la sua storia. In questa edizione c’è stato l’arrivo di un nuovo competitor importantissimo che è La ruota della fortuna che ha cambiato le regole del gioco. Inoltre, all’inizio, Ballando vive con puntate descrittive, in cui non ci sono eliminazioni, non puoi ancora fare la gara cattiva. Poi la storia cambia e diventa più appassionante, ma anche quest’anno siamo riusciti a trasformare un programma in un evento».
Non è mancato il pepe in giuria, con tensioni e scambi accesi.
«La nostra è una giuria libera, che non risponde a nessun copione e dice anche cose che possono essere scomode. È un gruppo con personalità molto diverse, che si scontrano e hanno opinioni spesso opposte, in un anno in cui c’è tanta qualità di ballo tra i concorrenti».
Al netto di Beppe Convertini… 
«Non l’ho detto io… comunque anche lui ha avuto il suo ruolo nel rappresentare una persona umile. Non siamo tutti un Roberto Bolle in culla, del resto».
Carolyn Smith ha rimproverato i suoi colleghi dicendo che è l’unica tecnica. Come dire: i miei giudizi sono insindacabili.
«Mariotto si annoia quando le cose sanno di manuale, al contrario di Zazzaroni che non ama le contaminazioni, per dire. Carolyn ha il punto di vista del grande tecnico di ballo, pur con un occhio benevolo. Ogni tanto punta i piedi sulla assoluta legittimità dei suoi giudizi e nascono battibecchi che, tutto sommato, rappresentano quello che pensa anche la gente a casa: ognuno ha il suo punto di vista».
Sempre lei ha detto che Paolo Belli è stato penalizzato dagli altri giudici.
 «L’insofferenza era più che altro di Mariotto verso qualcosa che percepiva come molto ortodosso. Ma Paolo ha svelato un suo lato inedito, intimo, ed è stato molto bravo».
Tornando a Mariotto, i suoi commenti sono stati talvolta al confine con il bodyshaming: le «gambine» di Belli, il duodeno di Marcella Bella… 
«È il suo modo di esprimersi, ma ogni volta dice le cose in modo soave, il che lo rende così divertente. Il “duodeno”, per lui era quasi un complimento. Dai, sono tutti fantasiosi, è la migliore giuria che ci sia in tv: arrivano senza rete e devono resistere quattro ore».
Faccia la giurata senza palette per un attimo. Qualche impressione sui concorrenti: Marcella Bella?
«È stata una sorpresa. Una donna forte, tosta, con grande ironia e capacità di fare spettacolo. Ha illuminato questa edizione».
Magnini ha detto, scocciato, di essere stato giudicato in funzione alla presenza nello show della moglie o meno.
«Ci sono state un po’ di polemiche, parole forse interpretate male, momenti vissuti male. Ma Filippo ha dimostrato di essere un grandissimo concorrente: era abituato ad essere primo in maniera indubitabile, qui invece ha dovuto lavorare sodo».
Fognini?
«La simpatia fatta a persona. Spontaneo, genuino, con una bella emotività…».
Ha anche chiesto a Fialdini di mostrare le lastre del suo infortunio perché non le credeva…
«Vabbè, ma è stato un momento dietro le quinte, una frase fuori posto per cui poi ha chiesto scusa. Si sono più che riconciliati. È un ragazzo istintivo e gli fa onore in un mondo in cui tutti parlano per convenienza».
Fialdini è la rivelazione di queste edizione?
«Certo, e che rivelazione: bravissima, balla, canta, poi è simpatica, umile e molto intelligente».
Potrebbe essere la sua erede?
«Non mi piace parlare di eredi perché ognuno ha la sua unicità. Da giovane mi chiedevano se fossi l’erede di Raffaella Carrà e pensavo lo stesso: ognuno di noi, e quindi anche Francesca,  è unico e irripetibile».
Eppure c’è chi dice che lei è la Barbara d’Urso della Rai…
Ride: «Lei è stata l’altra rivelazione di questo programma. Non era affatto detto che una donna della sua statura professionale si affidasse a un maestro esigente come il suo. Formano una coppia molto divertente, vivono ore di grande amore e sintonia, poi litigano,non si parlano, poi fanno pace».
Era come si immaginava?
«Mi ha stupito per la grande umiltà nel lavorare. Si allena da mattina a sera, anche troppo, stressando il fisico. È una grande professionista».
C’è stato anche il dramma della morte del fratello di Andre Delogu.
«Una tragedia. Abbiamo cercato di mostrarle solidarietà, amore, rispetto e pudore. Nel nostro show la vita dei nostri concorrenti entra prepotentemente in gioco. È stato forte anche il racconto di Martina Colombari madre o di Rosa Chemical, un ragazzo tutto tatuato ma tenerissimo, rimbalzato della maestra di danza che non lo vede in maniera romantica come vorrebbe lui».
Non faccia nomi, ma lei ha già il suo vincitore?
«Quest’anno non c’è una coppia di tanto superiore alle altre. Il livello medio è straordinario, difficile dire chi vincerà».
«Ballando» torna l’anno prossimo?
«Non sono io a dover dare le conferme, ma considero Ballando un combattente fiero e leale, che non ha mai avuto paura di scendere sulle barricate. I preparativi della nuova edizione sono già cominciati: è lo show della Rai più amato, visto e commentato».



















































18 dicembre 2025