Le capsule

Com’è stato il processo dei provini?
«A varie fasi, con i casting da settembre 2024 fino alla conferma di gennaio scorso».

Conosceva le altre edizioni?
«Le avevo viste, ma senza essere un fan super esperto. Mi piaceva l’idea ma non volevo rovinarmi la sorpresa. Mi sono detto: “Vai, senza aspettative”. Crearsele non fa bene, quindi cerco di evitare i preconcetti per non soffrire quando rimango deluso. E non mi sono mai immaginata Hyoni, mi sono basato solo sulla sua voce, volevo godermi la sua anima. Suona sdolcinato?».

Ma anche romantico. Lei si è sempre mostrato sicuro dei suoi sentimenti, poi il giorno delle nozze non ha dormito fino alle 4. Cos’è successo?
«Sono iperattivo, cerco di ragionare su quello che faccio, ma quello che non mi ha fatto dormire è sapere Hyoni così agitata perché non sapeva cosa avrei risposto sull’altare. Aveva paura di deludere la sua famiglia, i genitori che sono venuti apposta dalla Corea».

Evita le aspettative anche nella vita?
«Cerco di fare le cose che mi terrorizzano. In quel momento sapevo che avrei detto di sì ma comunque mi è venuta la tremarella. Da uomo la più grande paura resta l’idea di entrare di qualcosa di impegnativo».

Un mito che ha sfatato?
«Non c’è un copione nell’esperimento. Tanti dicono che è impossibile conoscersi in due settimane, ma ci sono unioni che dopo due anni finiscono in un attimo. Invece nella capsula ascolti veramente, non c’è niente che ti distragga. E se sei sensibile ti tocca l’anima, sei davvero lì per conoscere una persona. Di giorno in giorno diminuiscono gli incontri e aumenta il tempo a disposizione, arrivi anche a due ore, senza giochi di sguardi o comunicazione non verbale».