ANCONA – «Con la malattia che ho, se non ci si cura adeguatamente, si rischia di finire in sedia a rotelle». Raimondo Palmas, 78 anni, da tempo convive con una patologia autoimmune, l’artrosi psoriasica. Ogni mese, dopo la visita di controllo al reparto di Reumatologia di Torrette, ritira all’ex Crass o alla farmacia dell’ospedale, un farmaco che, tramite delle iniezioni, gli permette di sopportare i dolori e contrastare l’avanzamento dei sintomi.
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La disavventura
«Ho fatto lo stesso il 2 dicembre scorso. Sono andato dal dottor Michele Lucchetti, presso il quale sono in cura, per ricevere la solita prescrizione». A quel punto, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la terribile notizia. «Il medico mi ha detto che stavolta non sarebbe riuscito a prescrivermi il farmaco perché la Regione ha esaurito i fondi messi a bilancio in questo ambito». Ora Raimondo dovrà aspettare e sperare che le cose cambino entro l’anno nuovo. «Il medico ha già elaborato il mio piano terapeutico per il prossimo anno e mi ha assicurato che da gennaio tutto dovrebbe tornare come prima». Nel frattempo Palmas sarà costretto ad arrangiarsi come potrà. «Avrei dovuto fare l’iniezione successiva, martedì scorso, il 9 dicembre, ma sono rimasto scoperto». La situazione di Palmas non dovrebbe essere un caso isolato. «Il medico mi ha spiegato che, con l’avvicinarsi della fine dell’anno, capita spesso che le Regioni esauriscano i fondi per finanziare questo tipo di terapie. Nella mia situazione, dunque, potrebbero esserci chissà quante persone», è il suo grido di allarme. Palmas, comunque, ci tiene a sottolineare l’estrema professionalità del suo medico e di tutta l’équipe di Torrette. «Mi hanno spiegato che non è colpa loro, e io gli credo. Il problema, purtroppo, è più grande di noi e speriamo che con l’anno nuovo le cose possano presto cambiare».
Il timore è che, col passare dei giorni senza terapia, i dolori possano aumentare sempre di più. «Non so come farò, l’unica opzione che ho, al momento, è cercare di tamponare la situazione prendendo paracetamolo e sperando per il meglio».
Il farmaco di Palmas, tra l’altro, è costosissimo e il prezzo di una scatola si aggira intorno ai 1.200 euro. «Tramite alcuni gruppi social, sono in contatto con altre persone che hanno la mia stessa malattia. Così ho scoperto che questa problematica è presente anche fuori Regione e che non sono solo le Marche ad essere arrivate senza budget per questo tipo di farmaci». Un problema che, secondo Palma, sarebbe legato a un tema di bilancio, visto che siamo alla fine dell’anno solare. «Il dottor Lucchetti è stato sempre molto professionale, non ha nessuna colpa. Il tema è che il nostro sistema sanitario deve affrontare il prima possibile alcuni grossi problemi. Il caos per il reperimento dei farmaci a fine anno è uno di questi».
