di
Simone Canettieri
Nonostante il record di assenze di Marta Fascina, ex compagna di Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia Antonio Tajani ha deciso che dovranno uscire altri due parlamentari, Roberto Bagnasco e Pino Bicchielli
DAL NOSTRO INVIATO
BRUXELLES – A margine del vertice del Ppe a Bruxelles, Antonio Tajani ha preso una decisione che sta creando malumori dentro Forza Italia. Il leader azzurro ha comunicato al capogruppo alla Camera Paolo Barelli che Marta Fascina, l’ex compagna di Silvio Berlusconi, resterà in commissione Difesa a Montecitorio, a scapito di Roberto Bagnasco (che era anche capogruppo) e di Pino Bicchielli, costretti entrambi a traslocare in altre commissioni.
Il problema nasce dall’abbondanza. Negli ultimi mesi Forza Italia si è trovata in commissione Difesa a essere sovrarappresentata: il presidente Nino Minardo è passato dalla Lega a Forza Italia, così come Nino Bicchielli, proveniente da Noi Moderati. «Troppi esponenti di Forza Italia: qualcuno dovrà rinunciare», è stato il messaggio informale degli uffici della Camera.
E subito gli occhi dei deputati sono caduti su Marta Fascina, segretaria della commissione, ma sempre assente in questa legislatura. Con il record del 94% di «non presenze».
Quando è scoppiato il caso la deputata ha fatto sapere che non si sarebbe mossa per nulla al mondo dalla Difesa («Fu Silvio a volermi in questo organismo»). E alla fine così è stato: ha vinto la sua battaglia. Resta lei, restano Giorgio Mulè e Gloria Saccani Jotti (che diventerà capogruppo di FI).
Bagnasco al Corriere dice: «Sono molto arrabbiato: ora dovrò andare in Affari sociali, ma non è così che può funzionare in un partito. Io ero sempre presente e mi sono occupato di tutti i provvedimenti, soprattutto in questo momento geopolitico così delicato. Invece si preferisce salvare chi non fa niente e chi non viene mai».
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18 dicembre 2025 ( modifica il 18 dicembre 2025 | 13:14)
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