Vince ancora Odermatt, primo podio stagionale per Paris

(Flavio Vanetti) Marco Odermatt di nuovo primo, Dominik Paris sul podio più basso. Questo il verdetto della prima delle due discese della Val Gardena, recupero di quella cancellata a Beaver Creek e a sua volta a lungo a rischio annullamento. Ma tra rinvii, interruzioni, riprese, a Santa Cristina si è riusciti a portare a termine la gara (per regolamento devono scendere almeno 30 concorrenti). Così il fuoriclasse svizzero, già leader della classifica generale della Coppa del Mondo, è riuscito a collezionare il successo numero 50 nel Circo Bianco: tra lui e Dominik Paris – che qui vinse nel 2023 – s’è inserito il connazionale, nonché campione del mondo in carica, Franjo Von Allmen, battuto di 15/100. Dominik, invece, è stato superato di 19/100. Bene anche gli altri due italiani di vertice, Florian Schieder e Mattia Casse: quinto il primo, sesto il secondo. Tra i due si è messo di mezzo il francese Niels Allegre, quarto.

E’ stata una prova tormentata dalla scarsa visibilità, con la nebbia che imperversava in alcune zone. E quando è stato possibile cominciare si è proceduto a strappi perché di tanto in tanto si creavano di nuovo punti pericolosi, in particolare dalle parti delle famose Gobbe del Cammello. Odermatt è riuscito a spuntarla con una precisa scelta tattica alle curve del Ciaslàt, affrontate in maniera tale da trasferire velocità in uscita sul successivo piano. Così ha regolato Von Allmen, partito con il numero 6, primo tra gli atleti di punta (sono raggruppati fino al pettorale numero 15), e Paris. L’ennesima interruzione, prima del francese Theaux (numero 23) ha fatto temere di non riuscire ad arrivare almeno al trentesimo concorrente, ma alla fine in qualche modo si è riusciti a concludere (ricordando, peraltro, che questo era un tracciato ridotto rispetto a quello standard della prova di sabato 20 dicembre: in pratica era una sorta di discesa sprint).

Paris ha così potuto festeggiare il ritorno sul podio di una pista che nel passato era sempre stata per lui indigesta. Lo si è visto sorridente e contento delle soluzioni che ha trovato per essere competitivo (pare che abbia cambiato le plastiche degli scarponi, trovandosi a suo agio): «Devo ancora sistemare dei dettagli per essere ancora più veloce, però è tornata la scorrevolezza e mi sento sciolto. Sì, il motore va». Parole fiduciose, pensando anche che siamo ormai a meno di due mesi dai Giochi olimpici 2026, che fanno il paio con quelle di Florian Schieder: «Abbiamo fatto prendere fiducia anche ai tifosi. Avanti così». Tra gli azzurri bene anche Franzoni (8°) Innerhofer (11°) e Alliod (14°).