Una ragazza torinese è morta questo pomeriggio precipitando con il parapendio a Chamois. Si chiamava Gaia Mangolini, aveva 24 anni e viveva a Strambino. L’incidente, secondo le prime testimonianze, è avvenuto quando la ragazza si era già alzata da terra per diversi metri e la caduta non le ha lasciato scampo. Sul posto è intervenuto l’elicottero della Protezione civile, ma il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso. Il corpo è stato trasferito ad Aosta. Sulla dinamica dell’incidente indaga la guardia di finanza.
La dinamica dell’incidente
La giovane era al secondo volo della giornata, insieme con un gruppo di amici. I decolli avvengono dal Col di Falinère, a 2500 metri di quota e all’arrivo della terza e ultima seggiovia di Chamois, mentre gli atterraggi sono ad Antey-Saint-André oppure a una manciata di metri dal lago di Chamois, a quota 2000. Questa mattina i parapendisti avevano fatto un primo volo atterrando ad Antey, nel primo pomeriggio invece per il secondo volo hanno scelto di atterrare nella zona del lago di Chamois. La giovane, secondo le prime testimonianze, era già vicina al punto previsto per la discesa quando, forse per un giro di correnti, si è chiusa la sua vela facendola precipitare da un’altezza di una ventina di metri.
Chi era la vittima
Gaia Mangolini lavorava con la sorella Marta nel salone di acconciature della mamma Rossana, a Strambino. Lascia anche il papà Maurilio, che lavora in paese nel panificio Rista e il fratello Federico.
Il luogo de lancio
La località valdostana è una meta molto frequentata dagli appassionati del volo a vela per le condizioni ambientali estremamente favorevoli e i dolci pendii, tanto da richiamare persone anche dall’estero. La giovane era salita con la seggiovia fino a raggiungere il col di Falinère, a 2.500 metri di quota. Nelle vicinanze dell’impianto c’è il prato privilegiato per i lanci.
Il sindaco di Chamois, Mario Pucci, è ancora scosso per l’accaduto: «Mi hanno avvertito di questo terribile incidente, sono senza parole. Gli appassionati di parapendio frequentano assiduamente il nostro paese, arrivano anche dall’estero, Belgio e Francia soprattutto, perché trovano condizioni favorevoli e scenari mozzafiato, tanto da arrivare anche nei mesi invernali in cui fanno dei voli con gli sci ai piedi. La nostra è una zona apprezzata anche perché considerata dagli appassionati molto sicura, anche io qualche anno fa ho voluto fare un volo di prova».