La Procura di Milano ha chiesto al gip l’archiviazione del filone dell’inchiesta sulla Fondazione Milano-Cortina che riguardava alcune assunzioni fatte nel periodo in cui Vincenzo Novari era amministratore delegato dell’ente che organizza i Giochi invernali. I reati ipotizzati dall’inchiesta, che è rimasta a carico di ignoti, erano abuso d’ufficio e turbativa d’asta. 

La richiesta di archiviazione 

Il primo – si legge nella richiesta di archiviazione di 92 pagine firmata dai pm Francesco Cajani e Alessandro Gobbis – è un reato non più previsto dalla legge, mentre per la turbativa d’asta “il fatto non sussiste”, perché si può riferire “solo alle procedure comparative relative alla acquisizione di beni e servizi e non a quelle relative all’assunzione di personale”.

I rapporti di parentela tra alcuni dipendenti assunti

Le indagini, condotte dal nucleo Pef della guardia di finanza, avevano al centro le “anomalie riguardanti i rapporti di parentela tra alcuni dipendenti assunti da Fondazione e persone note, appartenenti al mondo politico e aziendale nazionale” e persone ritenute vicine ai vertici dello stesso ente. 

Al centro anche l’assunzione di Lorenzo Cochis La Russa

Trentacinque in totale le assunzioni su cui si sono concentrati gli approfondimenti dei finanzieri, tra cui quelle di Lorenzo Cochis La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio Livia Draghi, nipote dell’ex presidente del Consiglio dei ministri Mario, entrambi assunti in Fondazione Milano-Cortina nel 2020. Gli atti dell’inchiesta saranno inoltrati dai pm al procuratore della Sezione regionale della Lombardia della Corte dei Conti “per le valutazioni di competenza”