Asset russi, prosegue da ore la discussione dei leader del Consiglio europeo
Prosegue la discussione dei leader al Consiglio europeo sull’ipotesi di un prestito di riparazione all’Ucraina sulla base degli asset russi congelati. I 27 stanno discutendo della questione da circa 3 ore, partendo da una nuova bozza di dichiarazione messa a punto dopo colloqui a livello tecnico tra Ue e Belgio. Nella nuova bozza è citata la «piena solidarietà (e senza limiti) e condivisione del rischio». Il fatto che senza limiti sia inserito tra parentesi significa che la parte è rimessa alla valutazione del Consiglio, ma questa formulazione suscita forti dubbi da parte di molti Stati, tra cui l’Italia. Le garanzie, prosegue il testo, dovrebbero provenire «dall’Unione Europea e dai suoi Stati membri, insieme agli Stati membri interessati e alle istituzioni finanziarie dell’Ue, nel contesto del prestito di riparazione». Se non dovesse andare in porto la soluzione del prestito di riparazione sulla base degli asset, secondo fonti diplomatiche la Commissione potrebbe mettere sul tavolo un «piano B», di cui però non si conoscono i dettagli. Le fonti ipotizzano però che si possa trattare degli altri due punti che erano stati inclusi nell’option paper della Commissione che includeva – oltre al prestito basato sugli asset – la possibilità di prestiti bilaterali da parte degli Stati membri o un prestito basato sull’emissione di debito comune Ue (su cui ci sarebbe anche l’apertura dell’Ungheria) con possibilità di garanzia o dagli Stati membri e/o dal margine di manovra (headroom) del bilancio comunitario del Quadro finanziario attuale e/o di quello futuro 2028-2034.
“Non ci sono novità, si va avanti con la riunione”, ha spiegato una fonte a Bruxelles.