Uscirà il 30 gennaio, racconta i 20 giorni che hanno preceduto il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e si chiama “Melania”, perché è quello della First Lady lo sguardo attraverso cui tutto passa. Il trailer è stato diffuso sui social mercoledì, 17 dicembre 2025.

Everyone wants to know, so here it is”, dice Melania nelle prime immagini. Una frase che suona come una promessa. Per la prima volta, una delle figure più enigmatiche della politica americana sembra pronta a raccontarsi davvero, senza rinunciare al suo proverbiale riserbo.

 

 

104 minuti e un regista che fa discutere

Il lungometraggio, della durata di 104 minuti, è costato circa 385mila dollari al minuto – in totale 40 milioni – sborsati da Amazon Prime Video. Una cifra che ha fatto discutere: c’è stato chi ha interpretato l’operazione come un tributo di Jeff Bezos al presidente degli Stati Uniti. Dopo l’uscita nelle sale, il film sarà distribuito anche in Sud America, Europa, Asia, Israele ed Emirati Arabi Uniti, per poi approdare su Amazon Prime Video, accompagnato da una docuserie in tre parti.

Melania non è solo protagonista, ma anche produttrice del progetto. La regia è affidata a Brett Ratner, nome altrettanto controverso e ulteriore dettaglio che contribuisce a far parlare del film ancor prima della sua uscita. Nel 2017, insieme ad altre attrici e modella, Natasha Henstridge ha accusato Ratner di violenza carnale: l’episodio sarebbe avvenuto negli anni Novanta nella casa del regista, che avrebbe costretto la Henstridge a fare sesso orale con lui.

I 20 giorni che cambiano tutto

Il racconto si concentra su un periodo cruciale: le settimane che separano Melania dall’insediamento ufficiale come First Lady degli Stati Uniti, quindi dalla cerimonia di giuramento del quarantasettesimo presidente americano, il 20 gennaio 2025. “Uno sguardo privato e non filtrato”, lo ha definito lei stessa in un’intervista a Fox News, parlando di una “storia in divenire” che intreccia famiglia, affari, filantropia e ruolo istituzionale.

Nel trailer scorrono immagini altamente simboliche: Melania a Mar-a-Lago, a bordo dell’Air Force One, nei corridoi del potere a Washington, ma anche in momenti più intimi, come le prove degli abiti o le conversazioni con il figlio Barron dietro le quinte dell’Inauguration Day. Un mix dal quale è evidente che le quasi due ore di film mostreranno tanti aspetti di Melania, che è donna, First Lady, figura ironica e allo stesso tempo autorevole, glamour e anche austera.

Dietro le quinte del potere

Uno degli aspetti più interessanti del film è il dietro le quinte della macchina presidenziale. Si vede Donald Trump mentre prova un discorso e Melania che lo ascolta, lo corregge, lo guida. “La mia eredità più grande sarà quella di pacificatore”, dice il tycoon. “Pacificatore e unificatore”, lo corregge lei. Un dettaglio breve, ma rivelatore del loro rapporto e del ruolo, spesso sottovalutato, della First Lady.

Non mancano poi gli elementi iconici: il leone ruggente della Metro Goldwyn Mayer, la presentazione del sigillo presidenziale, la sfilata solenne nella Rotonda del Campidoglio il 20 gennaio, quando Melania, al braccio di un militare, avanza sotto l’ampia falda del cappello blu e bianco già diventato simbolo.

Moda, mistero e simboli

Come sempre, la moda è parte integrante del racconto. Il trailer mostra lo schizzo dell’abito bianco e nero per il ballo inaugurale e una scena che ha già catturato l’attenzione del pubblico: uno stivaletto nero a spillo, tacco 12, che scende lentamente da un’auto. Un’immagine carica di significato, che rafforza l’aura di mistero che da anni circonda Melania Trump.

Il dialogo finale che racconta tutto

Il trailer si chiude con uno scambio telefonico che sintetizza il tono dell’intero progetto. “Signor presidente, congratulazioni”, dice Melania. “L’hai guardato?”, chiede Trump. “No. Lo vedrò al telegiornale”, risponde lei.

È un finale ironico e freddo allo stesso tempo, che gioca con l’immagine pubblica della coppia e lascia intendere che “Melania” non sarà solo un documentario celebrativo, ma anche un racconto fatto di distanze, ruoli e silenzi.

Sempre riservata, impeccabile e difficilmente decifrabile, Melania Trump sembra pronta a mostrarsi come mai prima d’ora. E il pubblico, a giudicare dall’attesa, è pronto a guardare.