Duello tra campioni
Una sfida diretta in pista tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, anche se non vale per la conquista di un titolo Mondiale o di una vittoria ma solo per provare a entrare faticosamente in zona punti, è sempre speciale. Non ha fatto eccezione il duello che i due campioni del mondo hanno messo in scena oggi in Ungheria, quando si sono trovati l’uno alle spalle dell’altro dopo la prima sosta di Verstappen.
Nel corso del giro 29, dopo aver trascorso quattro tornate alle spalle della Ferrari #44, Verstappen ha tentato un attacco in curva 4; Hamilton a quel punto è finito largo, ampiamente fuori dai limiti della pista, e l’olandese si è preso facilmente la posizione. I commissari però hanno indagato l’episodio, ipotizzando un contatto tra le due vetture e una scorrettezza da parte del campione del mondo in carica.
Hamilton “spaventato”
In realtà ha avuto ragione il #1, che subito dopo la gara aveva dichiarato di non aver toccato l’auto del rivale e che Hamilton si fosse semplicemente “spaventato“ vedendolo arrivare. La versione dei fatti di Verstappen è stata infatti confermata dagli stessi steward, che hanno deciso di non penalizzare l’alfiere della Red Bull. La discussione su quanto accaduto in realtà è stata piuttosto particolare e merita di essere raccontata: Hamilton infatti ha deciso di non presentarsi all’incontro con i commissari e ha mandato al suo posto un rappresentate della Ferrari.
Max assolto (anche) dalla Ferrari
Verstappen viceversa era presente e ha confermato la propria posizione, sostenendo di “aver guadagnato un po’ di slancio sulla vettura #44 in uscita dalla curva 3 con pneumatici più freschi e di aver usato questo slancio per fare una manovra all’interno della curva 4”. Ha inoltre precisato che “aveva il pieno controllo della sua vettura e che avrebbe potuto rimanere più all’interno per lasciare spazio alla vettura 44 in uscita“. L’olandese ha poi però aggiunto che “poiché la vettura 44 era uscita di pista” lui ha scelto di utilizzare tutto lo spazio della pista.
A sorpresa la versione di Max è stata confermata anche dalla stessa Ferrari, per bocca del portavoce del team che ha ‘rimpiazzato’ Hamilton dai commissari: “Il rappresentante del team della vettura #44 ha confermato che non c’è stato alcun contatto tra le due vetture – si legge nel documento reso pubblico dalla FIA – e ha affermato che il pilota della vettura #44 ha scelto di non tentare di rimanere in pista. Tenendo conto di tutto ciò, i Commissari Sportivi stabiliscono che non c’è stato alcun contatto e che l’incidente non si qualifica come forzatura di un’altra vettura fuori dalla pista nonostante la natura ambiziosa del tentativo di sorpasso. Dunque, non prendono ulteriori provvedimenti“.