di
Roberta Polese
Riccardo Nocini, 33 anni è ordinario di otorino laringoiatria tramite un concorso al quale si è presentato da solo
Il dottor Riccardo Nocini, 33 anni, figlio dell’ex rettore Pier Francesco Nocini, è diventato a Verona professore ordinario di otorino laringoiatria presso il Dipartimento di scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno infantili (Discomi) dell’università di Verona tramite un concorso al quale si è presentato da solo. E ora su questo concorso e su questa nomina ci sono un esposto all’Autorità nazionale anticorruzione e una richiesta scritta alla rettrice Chiara Leardini di sospendere l’incarico per sospetti favoritismi.
L’esposto delle associazioni
L’esposto, firmato da due associazioni che si occupano di tutela di ricercatori e specializzandi (Als-Fattore2a Ets e Bandiuniversità) parte dal 2015. Quell’anno l’Università degli Studi di Verona istituisce il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Odontostomatologiche e Materno-Infantili (Discomi). Nello stesso anno Pier Francesco Nocini ne diviene direttore, incarico che mantiene fino all’ottobre 2018. Nel 2019 Nocini assume la carica di Rettore dell’Ateneo, ruolo che ricopre fino al 30 settembre 2025. Durante il suo rettorato continua a mantenere numerosi incarichi e relazioni funzionali con il Discomi. Il primo marzo del 2023 Nocini senior viene formalmente inquadrato nel Dipartimento di Ingegneria per la Medicina di Innovazione (Dimi), struttura istituita con decreto rettorale adottato durante il suo mandato, su delibera del consiglio di amministrazione da lui presieduto.
Il concorso da professore ordinario
Il cambiamento non interrompe tuttavia i collegamenti sostanziali con il Discomi, che continuano a manifestarsi attraverso vari incarichi. Il 13 febbraio 2024 questo Dipartimento, delibera nel suo consiglio la «proposta di chiamata» (cioè un concorso) per un professore ordinario. La procedura viene motivata «per esigenze di ricerca scientifica e di didattica» e qualificata espressamente come «procedura selettiva riservata a esterni», cioè persone che non hanno nulla a che fare con l’ateneo. Nei giorni successivi, il 22 febbraio 2024, un ulteriore verbale del Discomi ribadisce la necessità della chiamata, il 27 febbraio 2024 il Senato Accademico approva la procedura. In questa sede la motivazione del concorso viene riformulata, facendo riferimento alla prevista apertura della Scuola di Audiologia e al potenziamento della specializzazione in otorinolaringoiatria, pur continuando a qualificare la selezione come riservata agli esterni.
Il 17 giugno 2025 il Consiglio di Dipartimento Discomi approva il bando, «anche in questo caso con una delibera non disponibile pubblicamente» dicono le associazioni che hanno firmato l’esposto.
Il decreto rettorale
Il decreto rettorale che recepisce tale approvazione viene adottato il 22 settembre 2025 e firmato dal Prorettore vicario, nonostante Pier Francesco Nocini fosse ancora formalmente in carica e continuasse a sottoscrivere altri atti fino alla fine del mandato. Il bando viene pubblicato il 3 ottobre 2025, con un ritardo di circa dieci giorni rispetto al decreto e in prossimità immediata del passaggio di consegne del rettorato, avvenuto tra l’1 e il 2 ottobre 2025 (vero è che la Gazzetta Ufficiale viene aggiornata solo due giorni alla settimana). La pubblicazione interviene dunque appena due giorni dopo la cessazione della carica di Rettore da parte di Nocini. Diversamente da quanto deliberato nelle fasi precedenti, la procedura non viene attuata come selezione riservata agli esterni bensì come procedura «ibrida» che esclude i professori ordinari già in servizio ma consente la partecipazione di candidati interni non ordinari. Tale configurazione rende ammissibile la partecipazione di Riccardo Nocini, figlio del rettore «e già coinvolto in attività didattiche e formative riconducibili al Discomi nel triennio precedente», sottolinea l’esposto.
La partecipazione di un solo candidato
La procedura si conclude con la partecipazione di un unico candidato, Nocini Jr, che risulta vincitore. Con decreto rettorale del 27 novembre 2025 la rettrice Leardini approva gli atti. L’insieme delle circostanze descritte – la tempistica delle deliberazioni e della pubblicazione del bando, il mutamento della tipologia procedurale, il ruolo ricoperto fino a pochi giorni prima dal padre del candidato vincitore e i persistenti collegamenti di quest’ultimo con il Dipartimento interessato – viene posto a fondamento della richiesta di sospensione della procedura e della segnalazione all’Anac. Il cuore dell’esposto è la possibile violazione della legge 240/2010, ovvero la riforma Gelmini che vieta la partecipazione alle selezioni universitarie a chi è parente, fino al quarto grado, del Rettore o di docenti del dipartimento che effettua la chiamata. E secondo la giurisprudenza amministrativa (l’esposto segnala due sentenze del Consiglio di Stato), il divieto di parentela va infatti interpretato in modo sostanziale e non solo formale, proprio per prevenire fenomeni di favoritismo in ambito universitario.
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19 dicembre 2025 ( modifica il 19 dicembre 2025 | 07:22)
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