Giulio Pellizzari scalpita in vista della stagione 2026. Il corridore marchigiano è pronto per dare continuità ai risultati ottenuti nel suo primo anno da corridore WorldTour, chiuso con il sesto posto nella classifica finale del Giro d’Italia 2025, “doppiato” poi anche alla Vuelta a España 2025. Il giovane italiano fa parte di una squadra zeppa di grandi nomi, vista la presenza in casa Red Bull-Bora-hansgrohe di Primož Roglič, Florian Lipowitz e del nuovo arrivato Remco Evenepoel, ma avrà la possibilità di giocarsi le sue carte al Giro d’Italia 2026, dato che la squadra ha deciso, almeno per il momento, di schierarlo con i gradi di “capitano” alla prossima Corsa Rosa, in coabitazione con l’australiano Jai Hindley.

“Andare al Tour de France è un sogno che ho fin da bambino, da quando vidi Vincenzo Nibali vincere nel 2014 – le parole di Pellizzari durante il programma televisivo RAI RadioCorsa – Ma faccio fatica a immaginare una stagione senza essere al Giro d’Italia. Tra l’altro l’anno scorso all’inizio non era nei piani e non nego di esserci rimasto parecchio male. Quest’anno ce l’ho in programma fin da subito, ma sono un po’ scaramantico… Quindi, finché non mi trovo a Sofia (in Bulgaria, per la Grande Partenza – ndr), ci penso poco. Ma il Giro è sempre stato nella mia vita fin da quando ero bambino. Esserci è speciale”.

Come detto, il marchigiano ripartirà dai due sesti posti ottenuti, fra Giro e Vuelta, nel 2025: “Sono stati due risultati venuti in modo differente – l’analisi del corridore 22enne – Al Giro partivo più da gregario e mi sono trovato in classifica più per caso. Poi, dopo il ritiro di Roglič, ho potuto muovermi di più. Alla Vuelta, invece, partivamo per Hindley, ma sapevo che potevo star comunque lì davanti ed essere sacrificato un po’ meno”.

Alla Vuelta è arrivato anche il primo successo da professionista, nella tappa che si concludeva all’Alto de El Morredero: “È stato il momento più bello della mia corta carriera – sorride Pellizzari – E lì ho riscoperto la voglia di vincere, perché un successo mi mancava dal 2023 (l’ultima tappa del Tour de l’Avenir – ndr). Comunque, visto come sono fatto, la mia idea è quella di cercare sempre di divertirmi, che sia in sella o giù dalla bicicletta”.