Via libera alla riformulazione della norma sui pagamenti da parte della Pubblica amministrazione ai professionisti, con alcuni ‘paletti’ in caso di irregolarità fiscale. Il senatore di FdI Nicola Calandrini, firmatario dell’ultima revisione del testo, spiega che “viene introdotto un chiarimento fondamentale che rende più circoscritta la procedura di verifica prevista in relazione ai compensi professionali. L’intervento precisa innanzitutto che la verifica riguarda esclusivamente le cartelle esattoriali iscritte a ruolo relative a tributi erariali, superando ogni riferimento generico alla “regolarità degli obblighi fiscali” che avrebbe potuto determinare blocchi dei pagamenti, anche in presenza di contenziosi non definiti”. E “modifica l’articolo per le parcelle dei professionisti: il limite dei 5.000 euro non trova più applicazione ai fini della verifica: ciò significa che l’accertamento scatta anche per importi inferiori a tale soglia, ma il blocco del pagamento ci sarò solo entro il limite dell’importo effettivamente iscritto a ruolo, consentendo comunque l’erogazione della parte eccedente”. Calandrini ricorda che con la misura rivista “resta ferma la disciplina generale”, secondo cui “per i compensi superiori a 5.000 euro, il blocco integrale scatta in ogni caso qualora gli importi iscritti a ruolo siano superiori a 5.000 euro. Qualora questi siano inferiori a 5.000 euro, invece, il pagamento continua a essere erogato”.