di
Maria Giovanna Faiella

«Variante K» prevalente, ma nessun segno di maggiore severità dei sintomi. In aumento le infezioni respiratorie. In vista del picco, atteso dopo le feste, ecco come proteggersi nella fase più intensa della stagione influenzale

Come ogni inverno molti italiani sono a letto con l’influenza stagionale. Secondo l’ultimo rapporto RespiVirNet, sistema di sorveglianza integrata dei virus respiratori curato dall’Istituto Superiore di Sanità, nell’ultima settimana circa 818mila connazionali si sono ammalati a causa di virus respiratori, per un totale di circa 4,9 milioni a partire dall’inizio della sorveglianza», a ottobre.
Ma ancora non si è raggiunto il picco, atteso dopo le feste.
È vero che la nuova variante dell’influenza che sta circolando è più pericolosa, o è solo più contagiosa?
Come prevenire l’influenza? Si è ancora in tempo per vaccinarsi?

I virus in circolazione

In base ai dati dell’ultimo rapporto RespiVirNet, pubblicato il 19 dicembre dall’Istituto Superiore di Sanità, «nella settimana dall’8 al 14 dicembre «l’incidenza totale delle infezioni respiratorie acute nella comunità è stata pari a 14,7 casi per 1.000 assistiti ((12,4 nella settimana precedente)». 
Come al solito, rileva il Rapporto, l’incidenza più elevata si osserva tra i più piccoli, nella fascia di età 0-4 anni, con circa 42 casi per 1.000 assistiti (nella settimana precedente 38 per mille).
L’alto tasso di positività si è registrato sia nella comunità che in ospedale (pazienti più gravi). 
Nella comunità, tra i virus respiratori circolanti, i valori di positività più elevati sono stati rilevati per virus influenzali, per rhinovirus e per virus parainfluenzali. La co-circolazione dei diversi virus respiratori contribuisce a determinare il valore di incidenza delle infezioni respiratorie acute.
In ospedale i tassi di positività più elevati sono stati rilevati per virus influenzali, per i rhinovirus e per gli altri coronavirus diversi da SARS-CoV-2 (responsabile di Covid-19). 
Per SARS-CoV-2 e influenza, i tassi di positività più alti si registrano tra le persone ultra 65 enni. 
Continuano quindi ad aumentare le infezioni respiratorie. Il picco è atteso dopo le feste, anche perché nel periodo natalizio, intensificandosi incontri e momenti di convivialità, la circolazione dei virus respiratori è favorita. 



















































Nuova variante: più pericolosa?

In base al Rapporto, le analisi di sequenziamento condotte sul gene HA di virus influenzali A(H3N2), attualmente circolanti in Italia, evidenziano che nell’ambito del più ampio clade 2a.3a.1, il subclade K è nettamente prevalente. Per ora nessun allarme poiché, come precisano gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità: « I dati epidemiologici finora disponibili indicano che non si osserva un aumento nella severità delle manifestazioni cliniche. Inoltre, stime preliminari suggeriscono che i vaccini in uso continuano a proteggere dall’ospedalizzazione benché, sulla base dei dati ad oggi disponibili, non sia possibile stabilire la loro efficacia verso le manifestazioni cliniche della malattia».

Influenza: sintomi e quanto dura

L’influenza dura di solito 5 giorni e si manifesta con febbre elevata, dolori muscolari e articolari, sintomi respiratori
Se si prolungano sintomi e febbricola, potrebbe trattarsi di altri virus respiratori in circolazione come rhinovirus, adenovirus, coronavirus (diversi da SARS-CoV-2) o virus respiratorio sinciziale, che è molto simile all’influenza e può avere conseguenze gravi soprattutto in bambini piccoli e anziani (ne abbiamo parlato qui e qui), oppure di Covid, che può avere ancora conseguenze gravi per le persone fragili, per età o malattie preesistenti
In ogni caso, se i sintomi si prolungano, è bene parlarne col medico di famiglia.

Prevenire forme gravi di malattia

Contro l’influenza (e Covid-19) esistono vaccini in grado di prevenire le forme gravi della malattia. Si fa ancora in tempo a vaccinarsi ed è meglio farlo subito: perché la protezione vaccinale si attivi, infatti, occorrono fino a un paio di settimane.
La vaccinazione è raccomandata dal ministero della Salute e offerta gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale a gruppi di persone a rischio, innanzitutto anziani e fragili per pregresse malattie (compresi i bambini) come, per esempio, diabete, malattie cardiache e respiratorie, immunodepressi (ne abbiamo parlato qui e qui).

19 dicembre 2025 ( modifica il 19 dicembre 2025 | 11:01)