Un ragazzo di 22 anni di Lodi ricoverato in rianimazione con una sospetta meningite. Il giovane si era presentato lunedì in pronto soccorso con dei sintomi lievi che non hanno fatto sospettare al medico nulla di preoccupante. Il giorno dopo però i sintomi sono diventati più aggressivi: febbre alta, mal di testa forte e rigidità nucale. Il giovane è stato subito ricoverato. Le sue condizioni sono diventate preoccupanti tanto che il ragazzo è stato intubato (una misura precauzionale adottata nei casi più complessi per garantire la protezione delle vie respiratorie e un monitoraggio costante delle funzioni vitali) e trasferito in rianimazione. Gli esami eseguiti fino ad ora hanno escluso le principali forme di meningite (da meningococco e pnemuococco, piuttosto che virale). Potrebbe trattarsi di una forma di meningismo, un insieme di sintomi simili alla meningite (rigidità nucale, cefalea, vomito, fotofobia) ma senza l’infiammazione delle meningi e l’alterazione del liquido cerebrospinale tipiche della meningite vera e propria. Si tratta di forme che possono essere legate a diverse cause, non sono rare e possono avere una evoluzione favorevole.