di
Simona Marchetti
Amici come Billy Crystal e Albert Brooks si sono mobilitati per proteggere i due ragazzi che, in un comunicato congiunto alla rivista “People”, hanno dato sfogo a tutta la loro sofferenza
La morte di Ron Reiner e Michele Singer, uccisi domenica scorsa a coltellate nella loro villa di Brentwood (Los Angeles), ha scioccato l’intera comunità di Hollywood e dopo l’arresto del figlio Nick con l’accusa di omicidio, amici come Billy Crystal e Albert Brooks si sono subito mobilitati per proteggere Jake e Romy, gli altri due figli della coppia. Fra l’altro, secondo quanto riportato dal “New York Times”, sarebbe stata proprio la 28enne Romy a scoprire il corpo del padre martoriato da ferite da arma da taglio e, sconvolta, sarebbe fuggita in strada per cercare aiuto, senza accorgersi del cadavere della madre, mentre agli investigatori la ragazza avrebbe poi definito il fratello Nick «una persona pericolosa», invitandoli a verificare dove si trovasse prima del duplice delitto (il 32enne ha alle spalle un passato difficile di dipendenze e vita da sbandato).
«Rob e Michele erano amati a Hollywood e quanto accaduto è stato un enorme choc – ha riferito una fonte al “People” -. Ma Jake e Romy non saranno mai soli ad affrontare questa situazione. Questo incubo è arrivato all’improvviso per loro, ma stanno dimostrando una forza incredibile e possono contare su un enorme sostegno». Tre giorni dopo l’omicidio dei genitori, i due ragazzi avevano rilasciato una dichiarazione congiunta sempre alla stessa rivista, nella quale davano sfogo a tutta la loro sofferenza, riconoscendo però che nessuna parola avrebbe potuto nemmeno lontanamente descrivere «il dolore inimmaginabile che stiamo vivendo in ogni momento della giornata. La perdita orribile e devastante dei nostri genitori è qualcosa che nessuno dovrebbe mai provare. Non erano solo i nostri genitori: erano i nostri migliori amici».
Non un accenno al fratello Nick che, nel frattempo è stato formalmente incriminato per duplice omicidio di primo grado, ma non si è dichiarato colpevole (l’udienza preliminare è in programma il 7 gennaio e se verrà condannato, rischia l’ergastolo senza condizionale o la pena di morte). «Siamo grati per l’ondata di condoglianze, gentilezza e sostegno che abbiamo ricevuto non solo da familiari e amici, ma da persone di ogni ceto sociale – hanno detto ancora i due figli del regista e della moglie, concludendo il loro messaggio – . Ora però chiediamo rispetto e riservatezza, che le speculazioni siano mitigate dalla compassione e dall’umanità e che i nostri genitori siano ricordati per le vite straordinarie che hanno vissuto e per l’amore che hanno donato».
19 dicembre 2025 ( modifica il 19 dicembre 2025 | 15:10)
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