Tragedia familiare a Sondalo dove, tra mercoledì 17 e giovedì 18 dicembre, si sono tolti la vita un 24enne e, il giorno successivo, sua madre. Il giovane si trovava agli arresti domiciliari per reati di violenza riconducibili al cosiddetto “Codice Rosso” e, nella mattinata di mercoledì, era atteso al Tribunale di Sondrio per un interrogatorio, al quale avrebbe dovuto presentarsi autonomamente.
In aula però non è mai arrivato: poco prima si era tolto la vita nel fienile di famiglia. Una volta scattato l’allarme, presso l’abitazione del giovane si sono recati i carabinieri delle stazioni di Sondalo e Tirano. Sono stati loro ad accertare il decesso del giovane e la natura volontaria della morte. È per questo che l’Autorità giudiziaria non ha disposto l’autopsia. Il giorno successivo, a poche ore di distanza, anche la madre del ragazzo, di 44 anni, si è tolta la vita nello stesso luogo.
Comunità in lutto
Una tragedia che ha stravolto nel profondo la comunità sondalina e non solo. Nel corso di venerdì il sindaco Ilaria Peraldini e l’amministrazione comunale hanno diffuso un messaggio di cordoglio: “Non si può restare indifferenti di fronte a ciò che la nostra Comunità sta vivendo in queste ore. La scomparsa di due giovani vite, madre e figlio, ha aperto una ferita profonda che tocca l’animo di tutti. È un dolore immenso, che scuote le coscienze e lascia senza parole, perché di fronte a tragedie così grandi ogni certezza vacilla”.
“In momenti come questi non c’è spazio per giudizi, ma solo per silenzio, rispetto e umanità. Il dolore non riguarda soltanto chi è stato colpito direttamente, ma si estende ai parenti, ai colleghi, agli amici, ai conoscenti e a un’intera Comunità che oggi si trova unita, fragile e ferita, ma vicina nel condividere questo lutto. Il sindaco e l’Amministrazione comunale, a nome di tutta la Comunità, esprimono la più profonda vicinanza alle famiglie colpite da questa tragedia”, conclude il messaggio.