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"Napoli Explosion RAP": la mostra di Mario Amura è un inno alla città partenopea e ai suoi 2500 anni
MMusica

“Napoli Explosion RAP”: la mostra di Mario Amura è un inno alla città partenopea e ai suoi 2500 anni

  • 20 Dicembre 2025

Napoli compie 2500 anni e li festeggia con un’esplosione visiva, luminosa, collettiva: Napoli Explosion RAP, la nuova grande mostra di Mario Amura al Real Albergo dei Poveri. Curata da Sylvain Bellenger, la rassegna è un inno alla città, «un omaggio a Napoli e ai napoletani», sottolinea l’autore, che non passa per la retorica celebrativa ma è costruito su un’idea potente e radicale: fermare il tempo nel momento in cui, a Capodanno, la città si accende di fuochi pirotecnici.

L’allestimento accoglie trenta lavori inediti dell’artista che ogni anno, da quindici anni, cattura dal Monte Faito l’esplosione luminosa che trasforma Napoli in un unico, gigantesco corpo pulsante. Un’indagine che incrocia reportage, pittura, scienza e poesia e che, nelle sale dell’allestimento all’interno degli ambienti restaurati del complesso borbonico, nel cuore della città, arriva a occhi e cuore con una forza emotiva straordinaria: si entra e si viene immediatamente immersi nel rosso incandescente che filtra dalle finestre dell’Albergo dei Poveri. Una scelta del visual artist che prende forma come una provocazione e fa spazio a tre concetti che, nel compleanno speciale di Partenope, ruotano tutti intorno al tempo.

«È come se Napoli fosse stata catapultata su una stella dell’alba siderale che sta per implodere. La sua età, dunque, è decisamente superiore ai suoi 2500 anni», spiega Amura, per poi aggiungere: «Ma il tempo qui entra in gioco perché quel rosso richiama anche la camera magmatica del vulcano e, quindi, si riferisce alla durata in cui il vulcano stesso forgia la materia e i colori. C’è poi il rosso della camera oscura, il luogo in cui il fotografo cerca di catturare un istante. Questa mostra, quindi, racconta il compleanno speciale di Napoli facendo dialogare il tempo della civiltà napoletana, il tempo geologico del Vesuvio e il tempo infinitesimale dello scatto».

Guarda anche: Napoli Explosion: Mario Amura e il suo progetto di Capodanno dedicato al Vesuvio

Una Napoli luminosa, colorata e astratta

Attraverso l’uso sapiente del tempo di esposizione e del movimento delle fotocamere, il racconto per immagini di Amura svela scie luminose che si allungano, si sovrappongono, perdono i contorni. La città e il suo vulcano dai bagliori colorati diventano materia astratta. Ed è in questo slittamento che la fotografia incontra la pittura.

«Le immagini di Mario Amura uniscono intuizione artistica, sensibilità individuale e rigore analitico, restituendo la vitalità luminosa di Napoli», osserva Sylvain Bellenger, ex direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte che nel 2023 aveva portato la prima esposizione dell’artista nel Cellaio della Reggia partenopea. In queste nuove opere, però, emerge qualcosa di nuovo che sposta lo sguardo ed esalta la ricerca creativa dell’autore. «La mostra al Cellaio aveva rivelato la consanguineità della fotografia di Amura con la pittura; quella dell’Albergo dei Poveri compie un passo gigantesco in avanti: le sue fotografie assomigliano ora ancor più alla materia che alla pittura. – annota Bellenger – Tessuto, ardesia, sangue, oro: sono immagini che raggiungono per un’altra via la storia moderna della pittura, quando, all’inizio del XX secolo, la materia si sostituì all’immagine dando origine all’astrazione e all’informale, nuovi racconti della rêverie e dell’intelligenza del mondo».


Foto Napoli Explosion RAP: le foto della grande mostra di Mario Amura a Napoli

La nascita di un’opera condivisa

Per Salvatore Settis, storico dell’arte che accompagna anche con le sue note il percorso della mostra, Napoli Explosion è inoltre un prodigioso lavoro corale: «Migliaia di persone, inconsapevolmente, che fanno esplodere o vedono esplodere questi fuochi di artificio non sanno che stanno contribuendo a un’opera pittorica».

Lo scrittore Erri De Luca, che con Bellenger e Settis firma i testi del catalogo scientifico dell’esposizione, coglie con precisione un altro aspetto: quello della generosità dell’artista, perché in questo racconto non c’è l’affermazione di un Io autoriale, ma la restituzione di un’esperienza collettiva. «Qui Mario Amura ha impresso l’orma di un popolo calcata dentro alcuni minuti di spensierata gloria», scrive. Ma De Luca, nell’occasione, approfondisce la tensione antica che tiene Napoli legata al suo vulcano, «l’incubo maestro nel sonno di chi ci dorme sotto».

Nel catalogo di Napoli Explosion RAP, un frammento del suo Dentro alcuni minuti ne raccoglie, infatti, l’eco più profonda: una riflessione che nasce dall’incontro con Mario Amura «che un po’ di tempo fa mi ha messo a parte della sua visione», dichiara, e restituisce così il senso sospeso della notte di Capodanno, quando la città accende la festa e il Vesuvio rimane a guardare. «Mentre sfavilla il pianoterra della festa, il Vesuvio resta indifferente, cupo, neanche solleticato dalla periodica rappresentazione della sua eruzione. La cintura di fuochi tutt’intorno è un esorcismo. Il capodanno vulcanico è la parodia della catastrofe. A mezzanotte si solleva come incenso dagli altari il fuoco di una liturgia che vuole ammansire il gigantesco che sovrasta tutto».

Da oltre 12 anni, nella notte di Capodanno, Mario Amura e la sua troupe salgono sul Monte Faito per fotografare Napoli dall’alto

Napoli Explosion RAP, realizzata nell’ambito delle Celebrazioni Napoli2500 del Comune di Napoli, con la direzione artistica di Laura Valente, ospita anche una sala cinema e un’area immersiva NYA – Now Your Art, che permette al visitatore di assistere alla festa di fuochi dalla prospettiva da cui Amura scatta le sue foto, con la possibilità di generare anche una propria immagine. Un gesto coerente con lo spirito del progetto: Napoli non solo come spettacolo poetico da osservare, ma come esperienza da attraversare.

INFO:
Real Albergo dei Poveri, Napoli – Fino all’8 marzo 2026 – Orari: Aperto tutti i giorni (tranne mercoledì) dalle 09:00 alle 18:00 – Ingresso libero
Produzione: C.T.E. del Comune di Napoli Infiniti Mondi, Napex S.r.l., Vesev
Info: Napex.art

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