Pagando tra il quindicesimo e il trentesimo giorno successivo alla scadenza, si applica una sanzione dell’1,5% sull’importo dovuto, alla quale si sommano gli interessi legali calcolati giorno per giorno. Dal trentunesimo al novantesimo giorno la percentuale sale all’1,67%. Se il versamento avviene oltre i tre mesi ma entro un anno, la sanzione raggiunge il 3,75%, mentre tra uno e due anni si arriva al 4,29%. Superati i due anni, purché non sia ancora intervenuta una contestazione ufficiale, la maggiorazione è pari al 5%. In caso di pagamento successivo a un accertamento o a un’ingiunzione, scatta invece la sanzione piena del 30%, oltre agli interessi. Esiste infine una possibilità per ridurre drasticamente le penalità: il ravvedimento operoso “veloce”. Se il pagamento viene effettuato entro 14 giorni dalla scadenza, la sanzione si riduce allo 0,1% per ogni giorno di ritardo, a cui vanno aggiunti esclusivamente gli interessi legali maturati.

 

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