Aprendo la homepage di Google, da qualche giorno ci si imbatte in un nuovo pulsante: un simbolo nella barra di ricerca, al posto della precedente lente d’ingrandimento (priva di funzioni vere e proprie). Questo permette di caricare file o immagini e di iniziare una ricerca su di essi tramite gli strumenti di intelligenza artificiale. Si tratta del secondo cambiamento attuato dalla piattaforma nel 2025 dopo l’introduzione dell’AI Mode, sbarcata in Italia a ottobre.

La guida all’uso

Il nuovo pulsante è posizionato sulla sinistra della barra di ricerca, come nella casella di testo di diversi sistemi di messaggistica istantanea come WhatsApp. Avvicinando il cursore all’icona, appare la scritta “Carica immagine” o “Carica file”. Cliccando sul +, è possibile quindi caricare un qualsiasi file per innescare una ricerca combinata con l’intelligenza artificiale. Dopo aver caricato il file o l’immagine, questa apparirà direttamente dentro la barra di ricerca. A seconda del contenuto dato in pasto a Gemini 3, il modello multimodale utilizzato, ci sarà l’opzione “Chiedi informazioni su questa immagine”“Chiedi qualsiasi cosa”, e all’estrema destra la lente d’ingrandimento dell’AI Mode. In questa fase, l’utente può approfondire la ricerca tramite domande specifiche o fornendo dei prompt, come nel caso delle altre chatbot. 




















































Un caso pratico

Facciamo un esempio: nel caso di un file di testo come un documento Word o Pdf, è possibile sia risalire alla fonte sia ottenere maggiori informazioni sul contenuto, ma anche richiedere un riassunto o compiere una ricerca per parole chiave o in base ad argomenti specifici. Se invece si caricasse una fotografia di un elettrodomestico o di uno strumento musicale, si potrebbero chiedere informazioni su modelli e caratteristiche. La funzionalità è particolarmente utile quando si intende confrontare informazioni di diverse fonti e compiere ricerche incrociate, ma è utilizzabile per qualsiasi tipo di indagine. Prima dell’introduzione del +, bisognava navigare nell’interfaccia e compiere ricerche per immagini o documenti. Il procedimento era più lento e poco intuitivo per chi aveva meno conoscenze del sistema. Con quest’ultima aggiunta Google mette invece al centro l’intelligenza artificiale come supporto alla classica ricerca sul web, in maniera più accessibile per tutti.

La trasformazione di Google

Bisogna precisare che Google Lens consentiva di effettuare ricerche approfondite sulle immagini già in passato. Le stesse voci “Carica immagine” e “Carica file” ricalcano in parte il funzionamento dell’AI Mode. L’introduzione del nuovo pulsante però, oltre a rendere tale opzione più evidente, s’inserisce nella trasformazione che Google sta effettuando. Da semplice motore di ricerca a interfaccia multimodale con cui interagire. È da notare come il motore di ricerca più utilizzato al mondo, storicamente stabile per come appariva sugli schermi, abbia aggiunto in un anno due funzioni di intelligenza artificiale.
Per il momento, il + appare solo sui desktop e nelle finestre di navigazione in incognito. Quest’ultimo è un aspetto interessante: Google sembra infatti intenzionata a rendere la funzionalità accessibile a tutti, a prescindere dal login dell’utente.

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20 dicembre 2025