Positivo all’influenza aviaria un volatile di un gruppo di avicoli ornamentali (prevalentemente oche e anatre) della zona sud-occidentale del Canavese. Nel tardo pomeriggio di giovedì 18 dicembre il Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria (Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie) ha confermato il riscontro di positività per virus dell’influenza aviaria nel volatile. Il riscontro era stato effettuato in prima istanza dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Focolaio di aviaria in un allevamento in Piemonte: 30mila galline verranno abbattute
 Le rassicurazioni dell’AslTo4

“I volatili interessati si trovano in un luogo piuttosto isolato e la situazione è sotto controllo; le misure sanitarie sono già in corso sotto il coordinamento dell’ASL TO4 e della Regione Piemonte. Oggi l’ASL ha notificato le ordinanze agli allevamenti che rientrano nella zona di sorveglianza (area di 10 Km circostante) e procederà ai controlli previsti”, fanno sapere dall’AslTo4.

Che cos’è l’influenza aviaria

“L’influenza aviaria è una malattia virale che colpisce prevalentemente gli uccelli selvatici – spiega l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale -. Solitamente tali uccelli non si ammalano, ma possono essere molto contagiosi per gli uccelli domestici come polli, anatre, tacchini e altri animali da cortile. L’importanza del controllo sanitario per questa malattia non è legato solo a un problema di sanità animale ma anche di salute pubblica. Infatti i virus influenzali appartenenti al tipo A possono infettare anche altri animali (maiali, cavalli, cani, balene) nonché l’uomo, in casi molto rari”.

Focolaio di influenza aviaria nel Novarese: scatta la quarantenaI rari casi di trasmissione all’uomo

L’Autorità Europea per la salute alimentare chiarisce che “occasionalmente si è verificata trasmissione da animale a uomo, mentre non è stata segnalata alcuna trasmissione da uomo a uomo. L’influenza aviaria può essere trasmessa dagli animali all’uomo essenzialmente in due modi: per contatto diretto con animali infetti e tramite ambienti contaminati. Ad oggi non vi sono prove convincenti che l’influenza aviaria possa trasmettersi all’uomo tramite il consumo di alimenti contaminati”. Quindi a rischio, seppur molto basso, è principalmente per chi lavora a contatto con gli animali, mentre non c’è nessun pericolo a consumare carne di pollo o gallina.

Iscriviti al canale di TorinoToday su WhatsApp e su Facebook.