Il Palermo torna dal Partenio di Avellino con un punto in tasca: contro gli irpini finisce 2-2, al termine di un match intenso e combattuto. La squadra di Inzaghi ha sfiorato il poker di vittorie, ribaltando per pochi minuti lo svantaggio iniziale arrivato per i campani grazie al guizzo di Biasci. Un primo tempo non proprio entusiasmante per i rosa ma nella ripresa prima Ranocchia e poi Pohjanpalo su rigore avevano firmato il sorpasso sui padroni di casa. A due minuti dalla fine, però, una sforbiciata di Palumbo ha riportato la gara in equilibrio: la squadra di Inzaghi era rimasta in dieci a causa di un doppio giallo rimediato ingenuamente da Diakitè e l’inferiorità numerica ha innescato i presupposti per il pari avversario. Trasferta amara per i rosanero, che erano ad un passo dal bottino pieno: il blitz, però, sfuma nel finale e la striscia di vittorie consecutive si interrompe proprio in Campania.

Le pagelle: per Diakitè ingenuità enorme, Ranocchia trova la prima rete in campionato

Inzaghi, rispetto alla rifinitura di ieri a Torretta, rinuncia a Bereszynski: Peda, come provato ieri, fa il braccetto di destra ma sulla corsia della stessa fascia gioca Diakitè e non il polacco ex Samp. Il match comincia con l’Avellino particolarmente aggressivo sin dalla prima costruzione rosa, questo impone estrema pazienza al giro palla ospite. Il Palermo prova a rispondere con il pressing alto ma non sempre i tentativi di recupero palla vanno in porto: ci prova Pohjanpalo con un tiro da fuori che però non centra la porta. Al 24’ Joronen salva su Palmiero, bella respinta dopo una botta potente da fuori. Al 35’ palla gol per Le Douaron, salvataggio provvidenziale di Fontanarosa che evita la rete di testa al francese. Quattro minuti dopo, però, Biasci si conferma “bestia nera” dei rosanero: l’attaccante è lesto sotto porta dopo il cross di Missori, perso da Ranocchia sulla fascia, e manda avanti l’Avellino. La prima frazione termina con gli irpini avanti: la squadra di Inzaghi ha patito l’intensità e la compattezza degli avversari, non riuscendo ad esprimere un calcio particolarmente brillante.

Inzaghi amaro: “Dovevamo portarla a casa, adesso chiudiamo bene l’anno col Padova”

La ripresa si apre con gli stessi ventidue interpreti in campo. Al 48’ Ceccaroni rischia di combinare una frittata, sbagliando retropassaggio e consegnando palla a Tutino: poi salva dopo che l’ex rosanero aveva provato a saltare in uscita Joronen. Lo sviluppo del gioco palermitano rimane lento e prevedibile, la squadra di Inzaghi non è brillante in fase di costruzione: merito dell’Avellino, particolarmente attento nella copertura degli spazi. Al 60’ chance per Biasci, Joronen devia in angolo la conclusione. Cinque minuti dopo cambi per Inzaghi: dentro Gomes e Gyasi, fuori Segre e Bani. Al 69’ il Palermo pareggia: tiro di Ceccaroni respinto da Daffara, sulla ribattuta bomba al volo di Ranocchia che sfonda la porta e fa 1-1. I rosanero prendono coraggio, complice anche il calo di ritmo degli avversari: gli ospiti intensificano gli attacchi alla ricerca del vantaggio. Al 79’ calcio di rigore per il Palermo: tiro di Pohjanpalo “parato” da Fontanarosa e per il direttore di gara ci sono gli estremi per la massima sanzione. Galipò viene richiamato dal Var e riguardando al monitor le immagini conferma il tiro dagli undici metri. Dal dischetto parte Pohjanpalo che non tradisce: undicesima rete in campionato per il finlandese. A tre minuti dalla fine doppio giallo per Diakitè e cartellino rosso: clamorosa ingenuità per il franco maliano. Inzaghi rinuncia a Le Douaron e manda dentro Veroli. Un minuto dopo il pari dell’Avellino: sforbiciata d’autore di Palumbo e pareggio irpino. Nel finale i campani sfiorano il successo ma Joronen è provvidenziale su Lescano.

Tabellino

AVELLINO (3-5-2): Daffara; Enrici (84’ Russo), Simic, Fontanarosa; Missori, Palmiero (73’ Palumbo), Sounas, Besaggio (88’ Panico), Cancellotti; Tutino (73’ Patierno), Biasci (84’ Lescano). A disposizione: Iannarilli, Gyabuaa, Crespi, Cagnano, Milani, Manzi. Allenatore: Biancolino.

PALERMO (3-4-2-1): Joronen; Peda, Bani (65’ Gyasi), Ceccaroni; Diakité, Segre (65’ Gomes), Ranocchia (84’ Blin), Augello; Palumbo (84’ Giovane), Le Douaron (88’ Veroli); Pohjanpalo. A disposizione: Gomis, Bardi, Brunori, Bereszynski, Corona. Allenatore: Inzaghi.

Arbitro: Simone Galipò (Firenze).

Primo assistente: Valerio Colarossi (Roma 2).

Secondo assistente: Marco Ricci (Firenze).

Quarto ufficiale: Valerio Vogliacco (Bari).

VAR: Lorenzo Maggioni (Lecco).

AVAR: Daniele Rutella (Enna).

Reti: 39’ Biasci, 69’ Ranocchia, 83’ Pohjanpalo, 88’ Palumbo.

Ammoniti: 17’ Bani, 55’ Palmiero, 61’ Simic, 75’ Diakitè, 76’ Palumbo, 81’ Fontanarosa, 92’ Gomes.

Espulsi: 87’ Diakitè per doppia ammonizione.






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