Che cosa c’è per le aziende nella versione delle manovra che ha ricevuto il via libera della commissione Bilancio al Senato sabato

Il nuovo emendamento del governo approvato in commissione Bilancio reinserisce le misure da 3,5 miliardi di euro per le imprese. Confermati quindi i fondi sotto forma di crediti di imposta per gli investimenti di Transizione 5.0 e per la Zona economica speciale per il Mezzogiorno, la Zes unica. Nel pacchetto rientra quindi lo stanziamento di 1,3 miliardi per Transizione 4.0, i cui fondi erano andati subito esauriti nonostante gli investimenti già fatti dalle aziende. Oltre mezzo miliardo in più è per il credito d’imposta per la Zes unica, e aumentano le aliquote della Zes unica per agricoltura, pesca e acquacoltura. Nei fondi rientrano anche quelli per il caro materiali, molto attesi dalle imprese

Le altre misure

A queste si aggiungono le altre misure già approvate in commissione. Si va dall’iper-ammortamento triennale fino al 2028 degli investimenti per i beni di produzione alla ritenuta d’acconto dell’1% dell’Iva (ma a partire dal 2029) sulle fatture tra le imprese, una misura pensata per combattere l’evasione e che ha un gettito stimato di 1,47 miliardi di euro dal 2029. Per le infrastrutture, si riducono a 600 milioni (da 800) per il 2026 le risorse per il Fondo per la prosecuzioni delle opere pubbliche, ma nel 2027 salgono da 400 a 500 milioni



















































I 780 milioni per il Ponte sullo Stretto slittano al biennio 2032-2033. Confermato il raddoppio della tobin tax: dall’0,1% allo 0,2% dal primo gennaio 2026 (0,4% sulle negoziazioni ad alta frequenza). E sui dividendi, il regime di esclusione vale solo con partecipazione diretta sopra il 5% o di valore fiscale sopra i 500 mila euro.

20 dicembre 2025