Elia Viviani parla della nazionale italiana di ciclismo. Il veneto ha terminato la sua carriera da professionista pochi mesi fa, prima salutando tutto il gruppo di professionisti al Giro del Veneto 2025, dove ha corso per l’ultima volta su strada, e poi partecipando alla Sei Giorni di Gand 2025, sua ultima competizione su pista. Dopo un’annata che lo ha visto vincere l’ennesimo oro su pista, stavolta nella corsa a eliminazione ai Mondiali su Pista Santiago del Cile 2025, il suo futuro è sempre nel ciclismo, ma con un ruolo diverso: sarà infatti team manager della nazionale italiana, dove userà tutta la sua esperienza e il suo rapporto con i corridori professionisti per aiutare gli azzurri a ottenere i risultati migliori.

In un’intervista concessa ad Ansa, l’ex velocista ha dichiarato: “Negli ultimi anni, a partire dall’oro di Rio, ho cercato di essere un riferimento per i ragazzi e voglio che continui ad essere così. Non sarò più in bici, ma gli obiettivi non cambiano. L’Olimpiade, da atleta o no, rimane il sogno e lavoreremo duro per questo. La sfida sarà sempre più ardua perché da Rio in poi si è sempre vinto un oro e sempre più medaglie. Le nazionali hanno un ciclo, ma siamo là e proviamo a starci il più possibile”.

Parlando dei massimi esponenti del ciclismo italiano di oggi, Elia Viviani ha detto: “Abbiamo un’ottima nidiata: da Pellizzari a Finn, passando per Tiberi, Milan che è il velocista più forte al mondo, Ganna che sogna di vincere la Sanremo o la Roubaix. Los Angeles è più vicina di quello che sembra, le qualifiche stanno per iniziare. Stiamo già pensando all’Olimpiade. Ganna è l’atleta che può vincere la Milano-Sanremo, vuole riprendersi il trono della crono e sappiamo quanto lavora quando si mette in testa una cosa. Abbiamo Milan che torna al Giro, che per noi italiani è una cosa particolare, un italiano al Tour de France non è la stessa cosa. Tanti ragazzi della pista possono fare bene, c’è un bel gruppo, per le ragazze abbiamo il gruppo più forte al mondo; non abbiamo bisogno di ricambio generazionale”.