Prosegue il progetto di collaborazione tra il nostro giornale e il settimanale Vanity Fair, che i nostri lettori riceveranno in omaggio martedì 23 dicembre con l’acquisto del quotidiano.
Nel nuovo numero riflettori sul nuovo film di Gabriele Muccino, nelle sale dal 29 gennaio, ’Le cose non dette’. La domanda di fondo dell’opera del regista è questa: “Che cosa succederebbe alle vostre storie d’amore, alle vostre famiglie, alle vostre amicizie, se decideste di dire davvero (e fino in fondo) tutte le verità nascoste?”. Sono appunto ’Le cose non dette’ che evidenzia il titolo a far saltare il banco.
Vanity propone una intervista al regista e ai protagonisti del film. E alla fine (a modo loro) concordano: l’amore è ascoltarsi. Così Gabriele Muccino, Miriam Leone, Stefano Accorsi, Carolina Crescentini e Claudio Santamaria sono i protagonisti della nuova copertina di Vanity Fair.
Nel film Accorsi interpreta Carlo, uno scrittore e professore universitario cinquantenne che attraversa un periodo di crisi e tradisce la moglie (Miriam Leone) con una ragazza più giovane, ritrovandosi così in un vortice di bugie e segreti di difficile gestione. È un film al quale l’attore tiene molto perché è del regista che lo consacrò definitivamente come star del cinema italiano nel 2001 con ’L’ultimo bacio’ e con il quale poi ha fatto altri tre film.
“Mi piacciono i personaggi che hanno macchie e paure – sottolinea Accorsi –. Quelli che ne sono privi non sono mai interessanti. Sono attratto da quelli che inciampano, che cadono, che si rialzano zoppicando. A Superman e Achille, che sono perfetti e noiosi, preferisco Ulisse, che è un grande esploratore ma che alla fine è uno che vuole solo tornare a casa, ha un’ambizione molto normale”.