di
Chiara Maffioletti
All’inizio si pensava che sarebbero state in tutto solo quattro puntate. Oggi la trasmissione di Rai1 è uno dei pilastri della Rai, capace di attraversare epoche televisive differenti
Dici «Ballando con le stelle» e pensi a Milly Carlucci. O viceversa. Un binomio diventato, dopo vent’anni, ormai indissolubile, perché la conduttrice non è solo la guida dello show del sabato sera di Rai1, ma ne è l’anima. È stata lei a proporre ai vertici della Rai di allora di portare in tv questa sontuosa gara di ballo, quando, all’epoca, il ballo era solo un momento marginale di qualche varietà. Dovevano essere quattro puntate, sono passati vent’anni.
Edizione dopo edizione, Carlucci ha dato vita a una trasmissione fatta su misura. Non soltanto per lei, ma per il grande pubblico, scegliendo ogni dettaglio, dai concorrenti, alla giuria («è la migliore giuria televisiva, capace di reggere per oltre quattro ore senza rete. Hanno opinioni differenti, anche scomode, e non hanno paura di dirle», ha dichiarato di recente), perchè tutto fosse funzionale al grande show del sabato sera di Rai1. «In un’epoca in cui l’offerta è moltissima, il pubblico lo devi conquistare pezzo per pezzo. La sola strada per la tv generalista è riuscire a trasformare una trasmissione in un evento e noi ci siamo riusciti, anche quest’anno», ha spiegato.
Attraverso il suo show, la conduttrice ha voluto veicolare valori e messaggi, a partire da quello dell’inclusività: «Ne vado fiera. Oltre alla same sex dance, abbiamo portato in prima serata persone diversamente abili come Giusy Versace, Nicole Orlando, prima concorrente portatrice della sindrome di down, Oney Tapia che era non vedente. E poi Lea T o Vittoria Schisano, transgender. Lo scopo era solo quello di raccontare la nostra società».
Che il programma sia uno dei pilastri della Rai è fuori discussione. Ma la conferma arriva dal fatto che ancora prima della finale, la conduttrice aveva rivelato di essere già operativa per la prossima edizione: «Considero Ballando un combattente fiero e leale, che non ha mai avuto paura di scendere sulle barricate. I preparativi della nuova edizione sono già cominciati: è lo show della Rai più amato, visto e commentato». Un programma che ha attraversato le epoche televisive, consegnando la sensazione di avere ancora molto da dare.
21 dicembre 2025 ( modifica il 21 dicembre 2025 | 09:28)
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