Un esordio potente nelle sale nordamericane

Avatar: Fuoco e Cenere, terzo capitolo della saga fantasy diretta da James Cameron e prodotta da Disney, ha registrato un debutto molto solido al botteghino. Il film ha incassato 36,5 milioni di dollari nel giorno della sua uscita, venerdì, distribuendosi in 3.800 sale nordamericane. Le proiezioni indicano un incasso complessivo tra gli 85 e i 90 milioni di dollari negli Stati Uniti entro la fine del weekend, confermando l’appeal del franchise sul pubblico globale.

Le stime globali e il confronto con i capitoli precedenti

Secondo le stime riportate da Variety, includendo i mercati internazionali Avatar: Fuoco e Cenere potrebbe raggiungere fino a 365 milioni di dollari di incasso mondiale entro la chiusura del primo weekend. Un risultato che supererebbe l’esordio del primo Avatar (77 milioni di dollari negli Stati Uniti), ma resterebbe inferiore a quello di La via dell’acqua, che aveva debuttato con 134 milioni sul mercato nordamericano.

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Il cinema-evento come motore del box office

Il successo iniziale del film rafforza il ruolo del cinema-evento come elemento centrale per la tenuta delle sale. In un contesto segnato da un pubblico sempre più selettivo, la saga di Avatar continua a dimostrare come lo spettacolo immersivo, il world-building e la dimensione tecnologica restino determinanti per i grandi incassi. I primi due capitoli hanno superato entrambi i 2 miliardi di dollari a livello globale, con Avatar (2009) arrivato a 2,92 miliardi e diventando il film con il maggiore incasso di tutti i tempi. Se anche Fuoco e Cenere dovesse mantenere una traiettoria simile nelle prossime settimane, la saga di James Cameron potrebbe diventare il primo franchise della storia a superare la soglia dei 2 miliardi di dollari con tre capitoli consecutivi.

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