Rappresentanti di Usa, Egitto, Qatar e Turchia si sono incontrati a Miami per \”far avanzare i preparativi\” della seconda fase del piano di de-escalation della guerra a Gaza, dopo la tregua tra Israele e Hamas scattata a ottobre: lo si apprende da una nota congiunta diffusa su X dall’inviato speciale per il Medio Oriente di Washington, Steve Witkoff. Le parti sottolineano la necessità di \”istituire un organo di governo a Gaza\” sotto il controllo di una \”autorità locale unificata\”, preceduto da una \”amministrazione transitoria\” costituita da un \”board of peace\” per la gestione del settore civile, della sicurezza e della ricostruzione.\n

Tre civili sono stati uccisi oggi in attacchi di droni israeliani su  Shujaiyya, un quartiere di Gaza City: lo riporta l’agenzia di stampa  palestinese Wafa, citando \”fonti locali e fonti mediche\”. Secondo la  stessa Wafa, da quando è entrata in vigore la tregua tra Israele e Hamas  lo scorso 11 ottobre nella Striscia sono stati uccisi almeno 404  palestinesi. Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver avviato un’indagine dopo l’attacco di venerdì sera su Gaza City che ha causato la morte di almeno sei persone.

\n

Gli approfondimenti:

\n\n

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

\n

    \n

  • Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
  • \n

  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
  • \n

“,”postId”:”39821acb-a707-4cef-af74-ae90f3cbbf8a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}}],”posts”:[{“timestamp”:”2025-12-21T17:37:19.280Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T18:37:19+0100″,”video”:{“videoId”:”1061278″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/tregua-a-gaza-e-la-fase-2-che-non-parte-1061278″},”altBackground”:true,”title”:”Tregua a Gaza e la fase 2 che non parte. VIDEO”,”postId”:”4cc776a2-caf7-4b50-b187-76d580b4d6ff”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T17:06:00.273Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T18:06:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele approva 19 nuovi insediamenti in Cisgiordania”,”content”:”

Nulla pare rallentare i piani espansionistici israeliani in Cisgiordania. Né l’altolà espresso da Donald Trump a ottobre, né gli appelli contro le violenze dei coloni da parte di diversi governi, compreso quello italiano, né il recentissimo allarme lanciato dall’Onu sull’aumento \”incessante\” di occupazioni di terre, le quali \”minacciano la fattibilità di uno Stato palestinese\”. Il nucleo duro del governo di Benjamin Netanyahu tira dritto e annuncia l’approvazione di 19 nuovi insediamenti nella regione: una mossa con cui diventano 69 le colonie israeliane autorizzate negli ultimi tre anni. Come sottolineato da un esultante Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze appartenente all’ala di estrema destra del governo, questo ritmo di allargamento delle colonie israeliane in territori palestinesi, generalmente considerate illegali in base al diritto internazionale, \”è a livelli record\”. Gli obiettivi principali della decisione — ha aggiunto — sono due: permettere \”al popolo di Israele\” di \”tornare nella propria terra\” e \”bloccare la creazione di uno Stato terrorista palestinese\”. Il nuovo piano, sottolinea la testata Haaretz, riguarda anche quattro insediamenti evacuati nel 2005 nell’ambito di una legge definita \”di disimpegno\” e che ora, secondo le intenzioni del governo Netanyahu, potranno essere ristabiliti. \”A vent’anni di distanza, stiamo rimediando a una dolorosa ingiustizia\”, ha commentato in merito Smotrich, secondo cui l’autorizzazione di nuove colonie è un’iniziativa di \”sionismo semplice, corretto e morale\”. Tali progetti sono stati quindi approvati dal gabinetto di sicurezza, composto da una cerchia ristretta di membri del governo. Nell’immediato, l’annuncio è stato accolto da un sostanziale silenzio della comunità internazionale. La decisione che rende felici i falchi di Netanyahu è arrivata mentre sia in Cisgiordania sia a Gaza il sangue continua a scorrere, nonostante la tregua tra Israele e Hamas in vigore da ottobre e i negoziati in corso tra più Paesi per consolidare la de-escalation. Secondo fonti locali, a Gaza City domenica tre civili sono stati uccisi in attacchi di droni israeliani e almeno tre donne di una stessa famiglia sono morte nel crollo di una casa precedentemente danneggiata da bombardamenti. Sabato, invece, militari israeliani hanno ucciso nel nord della West Bank un 16enne e un 22enne dopo che questi ultimi, secondo l’Idf, avevano attaccato i soldati. A circa 24 ore di distanza, nella stessa zona sono stati riportati scontri tra coloni e palestinesi, con le forze israeliane che avrebbero aperto il fuoco ferendo alcuni residenti locali e fatto scattare arresti.

“,”postId”:”8ee976eb-5dde-45ea-97f9-3d424b072767″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T16:56:13.136Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T17:56:13+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Stampa estera a Gerusalemme: \”Bene l’ultimatum della Corte sull’accesso a Gaza\””,”content”:”

L’associazione della stampa estera di Gerusalemme (Fpa) ha accolto con favore la decisione della Corte Suprema israeliana di fissare al 4 gennaio la data entro cui Israele deve rispondere alla sua richiesta di accesso ai media a Gaza. Dall’inizio della guerra di Gaza nell’ottobre 2023, innescata dall’attacco di Hamas, le autorità israeliane hanno impedito ai giornalisti stranieri di entrare autonomamente nel territorio. Israele ha consentito solo a una manciata di giornalisti, valutati caso per caso, di accompagnare le sue truppe nel territorio palestinese sotto blocco israeliano. L’Fpa, che rappresenta i media internazionali in Israele e nei territori palestinesi e conta centinaia di membri, ha chiesto ai tribunali israeliani più di un anno fa di concedere l’accesso immediato a Gaza. Il 23 ottobre, la corte ha tenuto un’udienza preliminare su questa richiesta e ha deciso di concedere alle autorità israeliane un mese di tempo per elaborare un piano per consentire tale accesso. 

“,”postId”:”a1b15c57-fdf9-45d3-b63d-5bbbddbb5bd9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T16:44:00.188Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T17:44:00+0100″,”image”:{“imgSrc”:”https://www.europesays.com/it/wp-content/uploads/2025/12/1766338755_809_gaza_ansa.jpg”,”imgAlt”:”Gaza”,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Saar: \”Futuro migliore a Gaza solo se Hamas si disarmerà, ma non lo fa\””,”content”:”

\”La ricostruzione di Gaza e un futuro migliore per la città saranno possibili solo se Hamas si disarmerà. Lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, ribadendo che \”Hamas non si sta disarmando e purtroppo sta cercando di consolidare il suo potere a Gaza e non vuole rinunciarvi\”. Lo scrive The Times of Israel. 

“,”postId”:”88525d1d-9569-4234-b46b-c2ea7b1351a8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T16:38:00.628Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T17:38:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Graham ha accusato Hamas e il movimento libanese Hezbollah di riarmarsi”,”content”:”

L’influente senatore americano repubblicano Lindsey Graham, in occasione di un incontro a Gerusalemme con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha accusato Hamas e il movimento libanese Hezbollah di riarmarsi. \”La mia impressione è che Hamas non stia disarmando, ma si stia riarmando. La mia impressione è che a Gaza stiano cercando di consolidare il loro potere, non di abbandonarlo. È anche mia impressione che Hezbollah stia cercando di fabbricare più armi\”, ha aggiunto. \”Non è un risultato accettabile\”, ha aggiunto. 

“,”postId”:”86842d4f-c808-4c52-931e-8a89f5a019ce”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T16:30:46.294Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T17:30:46+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Beirut, un morto durante gli attacchi israeliani nel Sud “,”content”:”

Gli attacchi israeliani di oggi sul Libano meridionale hanno ucciso una persona e ne hanno ferita un’altra, ha riferito il ministero della Salute libanese, mentre l’esercito israeliano ha dichiarato di aver preso di mira membri di Hezbollah. Israele ha continuato a effettuare attacchi regolari sul Libano, affermando di prendere di mira infrastrutture o operativi di Hezbollah, nonostante il cessate il fuoco del novembre 2024 che mirava a porre fine a oltre un anno di ostilità con il gruppo militante sostenuto dall’Iran, scoppiato in seguito alla guerra di Gaza. Israele ha inoltre mantenuto truppe in cinque aree del Libano meridionale che ritiene strategiche. Il ministero della Salute di Beirut ha dichiarato che \”due attacchi nemici israeliani oggi, su un veicolo e una motocicletta nella città di Yater\” hanno ucciso una persona e ne hanno ferita un’altra. Yater si trova a circa cinque chilometri dal confine con Israele. In dichiarazioni separate, l’esercito israeliano ha affermato di aver \”colpito un terrorista di Hezbollah nella zona di Yater\”, aggiungendo poco dopo di aver \”colpito un altro terrorista di Hezbollah\” nella stessa zona. Dal canto suo, l’esercito libanese ha dichiarato in una nota che le truppe avevano scoperto e smantellato \”un dispositivo spia israeliano\” a Yarun, altrove nel Libano meridionale, vicino al confine. Sotto la forte pressione degli Stati Uniti e nel timore di un’espansione degli attacchi israeliani, il Libano si è impegnato a disarmare Hezbollah e prevede di farlo a sud del fiume Litani, a circa 30 chilometri dal confine con Israele, entro la fine dell’anno. Israele ha messo in dubbio l’efficacia dell’esercito libanese e ha accusato Hezbollah di riarmo, mentre il gruppo stesso ha respinto le richieste di consegna delle armi. 

“,”postId”:”4ad15b68-6848-4020-8f4a-c1c75dabc022″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T16:20:22.679Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T17:20:22+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, domani summit trilaterale con Grecia e Cipro “,”content”:”

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrerà domani a Gerusalemme l’omologo greco Kyriakos Mitsotakis e il presidente cipriota Nikos Christodoulides. Secondo quanto riferito dal suo stesso ufficio, Netanyahu avrà un incontro bilaterale con ciascun leader, poi ospiterà un vertice trilaterale, a cui seguiranno dichiarazioni alla stampa. I tre alleati stanno valutando la creazione di una forza militare congiunta di risposta rapida nel Mediterraneo orientale, secondo quanto riportato la scorsa settimana dai media greci, in un contesto di crescente preoccupazione ad Atene per l’espansione della presenza militare turca, fa notare il Times of Israel. 

“,”postId”:”1f0c2438-2c9e-4b37-addd-0b5a3706bf7a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T15:48:58.552Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T16:48:58+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Quattro feriti in attacco dell’Idf nel nord di Gaza\””,”content”:”

Quattro persone sono rimaste ferite dal fuoco dell’Idf nel quartiere di Tufah della città di Gaza, nella Striscia di Gaza settentrionale. Lo ha riferito il media palestinese \”Quds\”, affiliato ad Hamas.

\n”,”postId”:”94ac6203-4bab-479e-84ce-b9d34daaa035″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T15:37:50.088Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T16:37:50+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Cisgiordania: \”Scontri tra coloni e palestinesi, feriti da fuoco dell’Idf\””,”content”:”

Coloni israeliani si sono scontrati con palestinesi nella Cisgiordania settentrionale, mentre le forze israeliane presenti sul posto hanno aperto il fuoco contro i palestinesi, ferendone diversi. Lo hanno riferito fonti palestinesi ai media, aggiungendo che i soldati hanno poi arrestato diversi residenti palestinesi della zona di Kafr Qaddum.

\n

Un cittadino israeliano di 22 anni è rimasto ferito dalle pietre lanciate sul posto ed è stato successivamente trasportato in ospedale. La polizia israeliana ha dichiarato che sta indagando sull’incidente.

“,”postId”:”e78ea093-4c8a-419c-b02f-e30e346da7ea”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T15:25:42.233Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T16:25:42+0100″,”video”:{“videoId”:”1061179″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/israele-manifestanti-chiedono-commissione-per-il-7-ottobre-1061179″},”altBackground”:true,”title”:”Israele, manifestanti chiedono commissione per il 7 ottobre. VIDEO”,”postId”:”5added1a-e3c5-4f8a-b0a7-6d77eac23029″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T15:10:41.923Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T16:10:41+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, la vita dopo la tregua: violazioni, gelo e ricerca di normalità”,”content”:”

Dopo l’annuncio del cessate il fuoco, gli attacchi non si fermano e l’accesso agli aiuti resta limitato, mentre l’inverno colpisce chi vive nelle tende. Il racconto di Giulio Cocchini, Emergency Coordinator dell’ong CESVI.

“,”postId”:”d9f0cfde-91cf-483b-b531-bbc75c667224″,”postLink”:{“title”:”Gaza, la vita dopo la tregua: violazioni, gelo e ricerca di normalità”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/12/19/tregua-gaza-israele-hamas”,”imageSrc”:”https://tg24.sky.it/assets/images/42970e8f5fafbca370a04fddbdbd3d0fab496766/skytg24/it/mondo/2025/12/19/tregua-gaza-israele-hamas/IMG-20241129-WA0006.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-12-21T14:39:03.111Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T15:39:03+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf, due membri di Hezbollah colpiti nel sud del Libano”,”content”:”

Due membri di Hezbollah \”sono stati colpiti\” dalle forze israeliane nell’area di Yater, nel sud del Libano: lo ha reso noto l’Idf, citata da Haaretz. Secondo la stessa testata, l’esercito avrebbe condotto \”due operazioni separate\” in quella zona. 

“,”postId”:”cf058df5-7285-4b4b-a29e-01fac59c1d6b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T14:14:27.706Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T15:14:27+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Colpiremo ovunque sia necessario\””,”content”:”

Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, tenente generale Eyal Zamir, ha avvertito che l’esercito colpirà i nemici di Israele \”ovunque sia necessario, su fronti vicini e lontani\”. \”Al centro della guerra più lunga e complessa nella storia di Israele c’è la campagna contro l’Iran – ha affermato durante la cerimonia di passaggio di consegne al capo della Direzione Pianificazione delle Idf – L’Iran ha finanziato e armato la cerchia di strangolamento attorno a Israele e ha sostenuto i piani per la sua distruzione\”.

\n

Nel suo discorso, Zamir ha lanciato anche una velata frecciatina al ministro della Difesa Israel Katz, che ha bloccato le nomine di alto livello nell’esercito, tra cui i piani per promuovere il vice ammiraglio Eyal Harel, capo uscente della Direzione di pianificazione, come prossimo comandante della Marina. \”Eyal, stai arrivando maturo e pronto a comandare la Marina e a guidarla nei prossimi anni, come spero avverrà nel prossimo futuro\”, ha detto Zamir.

“,”postId”:”6c20180e-473c-46cb-8696-ac63095e501d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T13:43:14.102Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T14:43:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Raid Idf contro postazioni Hezbollah nel sud del Libano”,”content”:”

Raid di Israele contro postazioni di Hezbollah nel sud del Libano. Due diverse uscite dell’Idf hanno preso di mira la città di Yater, rendono noto i media israeliani. 

“,”postId”:”34310566-29ac-4785-bb31-5e21b9099687″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T12:00:00.823Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T13:00:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, Netanyahu perde la maggioranza ma prende tempo”,”content”:”

La crisi con gli ultraortodossi scuote il governo, ma, almeno per ora,  un ritorno anticipato alle urne non sembra all’orizzonte. Al centro  delle tensioni il tema della leva militare obbligatoria.

“,”postId”:”dbb08534-e6f9-497a-9cab-5e5c9c1678aa”,”postLink”:{“title”:”Israele, Netanyahu perde la maggioranza ma prende tempo”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/07/17/israele-netanyahu-perde-maggioranza”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/af9e53cec2e3c6cd1f4fa104a8983757756513d7/skytg24/it/mondo/2025/06/15/netanyahu-iran-israele/netanyahu_ansa.JPG?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-12-21T11:25:09.162Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T12:25:09+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”3 donne trovate morte dopo il crollo di una casa a Gaza City\””,”content”:”

Tre donne di una stessa famiglia sono state trovate morte dopo il crollo  della loro casa a Gaza City, nel quartiere di Seikh Radwan,, che era  stata precedentemente bombardata durante raid israeliani, mentre altre  due persone risultano disperse: lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa.

“,”postId”:”89d0d160-65f6-4ab8-bb1e-25a51bcfae3a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T11:18:40.551Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T12:18:40+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Papa: \”Tutti i bambini del mondo possano vivere nella pace\””,”content”:”

\”Davanti al Presepe pregate Gesu’\nanche per le intenzioni del Papa. In particolare preghiamo insieme perche’\ntutti i bambini del mondo possano vivere nella pace\”. E’ l’appello di Papa\nLeone XIV al termine dell’Angelus, dopo aver benedetto i Bambinelli,\nrivolgendosi ai ragazzi presenti in piazza San Pietro.

“,”postId”:”00a39e5f-4f96-461b-803b-c8b280eb95e9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T11:14:40.090Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T12:14:40+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ok governo Israele a altri 19 insediamenti in Cisgiordania”,”content”:”

Dei 19 nuovi insediamenti rivelati\noggi, cinque sono avamposti esistenti da diversi anni: due di essi, Ganim\ne Kadim, nella Cisgiordania settentrionale, saranno ripristinati dopo\nessere stati smantellati vent’anni fa. I 19 insediamenti autorizzati oggi\nsi trovano in aree \”altamente strategiche\”, ha dichiarato l’ufficio di\nSmotrich. Le Nazioni Unite in un ultimo rapporto pubblicato a dicembre,\n\”hanno condannato l’incessante espansione degli insediamenti israeliani\nnella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, che continua ad\nalimentare le tensioni, impedisce ai palestinesi di accedere alle loro\nterre e minaccia la sostenibilita’ di uno Stato palestinese pienamente\nindipendente, democratico, contiguo e sovrano\”. L’avanzata della\ncostruzione degli insediamenti e’ accompagnata anche da un aumento\n\”allarmante\” della violenza dei coloni, afferma il documento, citando\nattacchi talvolta condotti \”in presenza o con il supporto delle forze di\nsicurezza israeliane\”. Dal 7 ottobre, piu’ di mille palestinesi, tra cui\ncombattenti ma anche molti civili, sono stati uccisi in Cisgiordania da\nsoldati o coloni israeliani, secondo un conteggio dell’AFP basato sui dati\ndell’Autorita’ Nazionale Palestinese. Secondo i dati ufficiali israeliani,\nalmeno 44 israeliani, tra civili e soldati, sono stati uccisi in attacchi\npalestinesi o durante raid militari israeliani.

“,”postId”:”09f20994-db9e-4f78-beca-a20981acf739″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T10:42:01.973Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T11:42:01+0100″,”altBackground”:false,”title”:”P. Faltas: \”Ora sul male di Gaza sembra essere caduta l’indifferenza\””,”content”:”

\”È stato superato da tempo il limite di sopportazione di una violenza insopportabile. Abbiamo visto e conosciuto numerose cause che hanno provocato morte e distruzione a Gaza: bombardamenti, scontri, esplosioni, mancanze di beni essenziali, di cure e di farmaci. Innumerevoli appelli e la mediazione di Pontefici e di capi di Stato non sono riusciti a cambiare e a risolvere una situazione disperata\”.\n    Lo scrive padre Ibrahim Faltas, direttore delle Scuole di Terra Santa, in un editoriale sui media vaticani.\n    \”Gli aiuti entrati a Gaza e la possibilità di far uscire chi aveva urgente bisogno di cure – spiega – sono stati una goccia nell’oceano dei bisogni reali. Cosa spinge un essere umano a non fermarsi nel provocare dolore? Come si può cambiare la sensazione di impotenza in gesti concreti di aiuto e di solidarietà? Dopo tante parole e dopo tanto dolore sembra che l’indifferenza sia caduta sul male della guerra – osserva -, sembra che la paura non spinga a continuare a denunciare chi potrebbe intervenire e non lo fa, sembra non si riesca a comprendere che il silenzio ci fa complici\”.\n    \”Intorno a Gaza e allo Stato di Palestina in Cisgiordania – denuncia quindi -. sono stati costruiti muri fisici e visibili che impediscono l’accesso ai \”non autorizzati\”: aiuti umanitari e relazioni umane, volontari, giornalisti e osservatori internazionali. Intorno alle zone di guerra in Terra Santa sembra essere stata costruita una barriera che blocca ogni possibilità di ingresso alla verità che aiuta la giustizia a salvare vite e a dare dignità umana  ad una popolazione stremata. Cosa o chi – si chiede ancora – impedisce di aiutare esseri umani disperati che vivono in modo disumano? La loro debolezza può far paura, la loro rassegnazione non scuote le coscienze? Chi sceglie di seguire interessi economici, chi continua ad aumentare le spese per procurare morte e distruzione? Chi riconosce come nemici uomini e donne stremati dal dolore di non poter aiutare a vivere coloro a cui l’hanno data, bambini e anziani facile bersaglio di violenza, esseri umani senza forze e malati? Quale interesse – continua – proibisce di sfamare, curare, riscaldare con quello che a pochi passi è disponibile e in abbondanza? Perché non dare la possibilità della vita a chi non potrà vivere senza i farmaci che li aspettano poco fuori di un valico o di un posto di blocco? Il gelo del terzo inverno senza il calore della solidarietà a Gaza lascia indifferenti i cuori ormai induriti e disconnessi?\”    \”Sono domande senza risposta – riflette il frate francescano – che sono rivolte a tutti, senza distinzione, perché di fronte ad una situazione così disumana siamo tutti responsabili. Una risposta c’è ed è un Bambino in povere fasce, nato in una grotta fredda e buia, che porta pace ai cuori senza pace. È un Bambino Santo che è venuto per riconciliare i fratelli\”, ricordiamo \”ogni giorno, non solo nei giorni del Natale, il messaggio che dalla grotta di Betlemme arriva a noi ancora vero e attuale dopo più di duemila anni. La pace non è un’illusione, è una scelta di vita\”.

“,”postId”:”575c195c-d3a8-4c57-bf7f-34844a5c1b5e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T10:06:04.432Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T11:06:04+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Pizzaballa celebra la messa del Natale anticipato a Gaza”,”content”:”

Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, sta celebrando la messa di Natale nella chiesa della Santa Famiglia di Gaza, a conclusione della visita pastorale di Natale alla parrocchia di Gaza.\n     Pizzaballa ha compiuto un ampio giro ricognitivo anche fuori dal compound recandosi fino alla spiaggia dove si estendono le tendopoli di sfollati sferzate dal vento e in questi giorni anche dalle piogge. La presa di visione di ogni aspetto concernente la parrocchia e le sue vicinanze gli è utile per quantificare le necessità e gli aiuti che saranno elargiti nell’ambito di una successiva missione.\n    Un appello in questo senso è stato fatto anche dal parroco della chiesa, padre Gabriel Romanelli, poiché, ha spiegato, \”è vero che ci sono molti tir ora in circolazione ma, ha precisato, \”non si tratta di aiuti umanitari ma di merci destinate alla vendita\”.

“,”postId”:”0b305b3e-d382-4364-bd2e-110e4d08f4f4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T08:59:34.616Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T09:59:34+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Tre civili uccisi in attacchi di droni israeliani a Gaza City\””,”content”:”

Tre civili sono stati uccisi oggi in attacchi di droni israeliani su Shujaiyya, un quartiere di Gaza City: lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citando \”fonti locali e fonti mediche\”. Secondo la stessa Wafa, da quando è entrata in vigore la tregua tra Israele e Hamas lo scorso 11 ottobre nella Striscia sono stati uccisi almeno 404 palestinesi.

“,”postId”:”1da4621c-b424-4895-9250-dd7743135bd0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T08:56:59.879Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T09:56:59+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gabinetto di sicurezza Israele approva 19 nuovi insediamenti in Cisgiordania”,”content”:”

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato la creazione di 19 nuovi insediamenti nella Cisgiordania occupata, portando il numero totale approvato negli ultimi tre anni a 69, secondo quanto riferisce un comunicato ufficiale diffuso oggi.\n  \”La proposta del Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e del Ministro della Difesa Israel Katz di dichiarare e formalizzare 19 nuovi insediamenti in Giudea e Samaria è stata approvata dal gabinetto\”, si legge in una nota dell’ufficio di Smotrich, senza specificare quando è stata presa la decisione. \”Sul campo, stiamo bloccando la creazione di uno stato terrorista palestinese. Continueremo a sviluppare, costruire e colonizzare la terra del nostro retaggio ancestrale, con fiducia nella giustizia del nostro percorso\”, ha affermato Smotrich nella dichiarazione.

“,”postId”:”351f563e-c228-4c12-86a3-f8b3d645f968″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T07:52:08.102Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T08:52:08+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Witkoff: \”Sosteniamo creazione e operatività a breve termine di Consiglio per la pace\””,”content”:”

Progressi sono stati fatti per realizzare il piano di pace per Gaza di  Donald Trump, ha asserito il suo inviato speciale Steve Witkoff, in un  post su X dopo i colloqui con gli inviati di Egitto, Qatar e Turchia.  \”In questo contesto, sosteniamo la creazione e l’operatività a breve  termine del Consiglio per la pace, una amministrazione di transizione  della Striscia di Gaza per la sicurezza, i civili e la ricostruzione\”,  ha aggiunto, riferendosi a uno dei venti punti del piano. \n\”La  prima fase (del piano) ha registrato passi avanti, inclusa l’estensione  dell’assistenza umanitaria, la restituzione dei corpi degli ostaggi  deceduti (ne manca uno, ndr) il ritiro parziale delle forze e la  riduzione delle ostilità\”. \”Ulteriori consultazioni proseguiranno nelle  prossime settimane per portare avanti l’attuazione della seconda fase  del piano\”, ha aggiunto. \nLa  seconda fase del piano di pace per Gaza include la ricostruzione del  territorio devastato, la restituzione delle armi da parte di Hamas e  misur per facilitare gli scambi e sviluppare infrastrutture nella  regione.

“,”postId”:”292d9cc6-5bd5-41a2-9480-98ee14f54bfd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T06:46:34.014Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T07:46:34+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, ipotesi ‘Project Sunrise’ per la ricostruzione: ecco l’idea Usa”,”content”:”

Resort di lusso sul mare, treni ad alta velocità, reti digitali  ottimizzate con l’IA, tutto (o quasi) in nome del presidente degli Stati  Uniti Donald Trump. È quanto prevede, secondo il Wall Street Journal, \”Project Sunrise\”, la proposta dell’amministrazione americana ai governi stranieri e agli investitori per trasformare le macerie di Gaza in una destinazione costiera senza precedenti.

“,”postId”:”9b475e20-6e50-4e22-b4d1-8294dc277a15″,”postLink”:{“title”:”Gaza, ipotesi ‘Project Sunrise’ per la ricostruzione: ecco l’idea Usa”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/12/20/gaza-trump-project-sunrise”,”imageSrc”:”https://tg24.sky.it/assets/images/db9dc8be79ced767051e4a28415dd4236b8993b8/skytg24/it/mondo/2025/12/20/gaza-trump-project-sunrise/gaza-2035-israele-prime-minister-office.jpeg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-12-21T05:37:30.765Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T06:37:30+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ambasciatore palestinese a Roma: \”Israele non vuole seconda fase ma finire lavoro\””,”content”:”

”Non credo che Israele voglia la seconda fase” dell’accordo per la Striscia di Gaza, ”Israele non ha mai smesso di uccidere, anzi vuole ‘finire il lavoro’, andare avanti con il genocidio. Non aspetta altro che una scusa, che succeda qualcosa in Cisgiordania, per portare avanti una accelerazione”. Lo ha dichiarato Mona Abuamara, ambasciatrice palestinese in Italia da settembre 2025, in una intervista con l’Adnkronos. ”Israele non ha a cuore la pace, non vuole la soluzione dei due stati, non vuole uno stato palestinese vicino a sé”, ha aggiunto. Spetta invece alla ”comunità internazionale chiedere a Israele di aprire i confini per far entrare gli aiuti, premere perché Israele esca da Gaza e proteggere il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione”, ha affermato l’ambasciatrice.

\n”,”postId”:”d92976bd-a48a-4324-a895-1aeed0fed3b4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T05:36:34.253Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T06:36:34+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Manifestazione propal a Milano, striscioni contro Meloni e La Russa”,”content”:”

\”Almirante-La Russa-Meloni l’antisemitismo è la vostra storia\”. Così si legge in uno striscione esposto in Piazza San Babila, a Milano, dove più di trecento persone si sono trovate a manifestare a favore della Palestina e contro il ddl Gasparri. Elio Lupoli, esponente del centro sociale Vittoria, è intervenuto a margine della protesta, affermando come a Gaza \”non c’è nessuna tregua, ci sono state 400 violazioni\”. Rispondendo poi a Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica milanese, che negli scorsi giorni ha sottolineato come le manifestazioni a favore della Palestina fossero antidemocratiche, Lupoli ha risposto: \”Gli darà fastidio che continuiamo a scendere in piazza contro questo genocidio. Fuori da questi cortei ci sono gli antisemiti e i fascisti, quelli che magari al signor Meghnagi piace votare al parlamento italiano\”.

\n”,”postId”:”e110d421-d1cd-4c9f-9a5b-f325d1a451e4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T05:36:02.702Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T06:36:02+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, \”uccisi due terroristi palestinesi a Gaza\””,”content”:”

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver ucciso due \”terroristi palestinesi che questa mattina avevano attraversato la linea del cessate il fuoco a Gaza, nella parte settentrionale della Striscia\”. Lo scrive Haaretz. Secondo i militari, gli agenti hanno attraversato la Linea Gialla e si sono avvicinati ai riservisti della Brigata di Gerusalemme, \”in un modo che rappresentava una minaccia immediata\”. L’aeronautica militare israeliana ha quindi colpito e \”eliminato i terroristi per rimuovere la minaccia\”, ha aggiunto l’esercito. Intanto decine di palestinesi si sono riuniti in un ospedale di Gaza City per commemorare i sei palestinesi, tra cui alcuni bambini, che, secondo la Protezione civile nella Striscia, sono stati uccisi ieri in un altro raid israeliano condotto contro un rifugio per sfollati.

“,”postId”:”4b5a16ea-4fe7-4f06-9240-8be3f5516bea”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-21T05:35:40.821Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-21T06:35:40+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Witkoff: \”Con Egitto, Turchia e Qatar, avanti preparativi fase 2 a Gaza\””,”content”:”

Rappresentanti di Usa, Egitto, Qatar e Turchia si sono incontrati a Miami per \”far avanzare i preparativi\” della seconda fase del piano di de-escalation della guerra a Gaza, dopo la tregua tra Israele e Hamas scattata a ottobre: lo si apprende da una nota congiunta diffusa su X dall’inviato speciale per il Medio Oriente di Washington, Steve Witkoff. Le parti sottolineano la necessità di \”istituire un organo di governo a Gaza\” sotto il controllo di una \”autorità locale unificata\”, preceduto da una \”amministrazione transitoria\” costituita da un \”board of peace\” per la gestione del settore civile, della sicurezza e della ricostruzione. E spiegano di aver \”esaminato i passi successivi nell’implementazione graduale del piano complessivo di pace per Gaza\” proposto dal presidente Usa Donald Trump.. I quattro Paesi coinvolti nelle conversazioni ribadiscono inoltre \”il pieno impegno\” in favore dell’attuazione\” di questo piano \”nella sua interezza\”, oltre a invitare \”tutte le parti in causa a \”rispettare i propri obblighi, a esercitare moderazione e a cooperare con i meccanismi di monitoraggio\”. \”Ulteriori consultazioni proseguiranno nelle prossime settimane per far avanzare l’attuazione della fase 2\”, conclude la nota. 

“,”postId”:”5afd63f3-87d2-4457-9b99-3689a8849cc7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}}]}” query='{“configurationName”:”LIVEBLOG_CONTAINER_WIDGET”,”liveblogId”:”f460d457-e570-4888-b9aa-a392afc174ce”,”tenant”:”tg24″,”limit”:800}’ config='{“live”:true,”isWebView”:false,”postsPerPageMobile”:10,”postsPerPageDesktop”:10}’>

Rappresentanti di Usa, Egitto, Qatar e Turchia si sono incontrati a Miami per “far avanzare i preparativi” della seconda fase del piano di de-escalation della guerra a Gaza, dopo la tregua tra Israele e Hamas scattata a ottobre: lo si apprende da una nota congiunta diffusa su X dall’inviato speciale per il Medio Oriente di Washington, Steve Witkoff. Le parti sottolineano la necessità di “istituire un organo di governo a Gaza” sotto il controllo di una “autorità locale unificata”, preceduto da una “amministrazione transitoria” costituita da un “board of peace” per la gestione del settore civile, della sicurezza e della ricostruzione.

Tre civili sono stati uccisi oggi in attacchi di droni israeliani su  Shujaiyya, un quartiere di Gaza City: lo riporta l’agenzia di stampa  palestinese Wafa, citando “fonti locali e fonti mediche”. Secondo la  stessa Wafa, da quando è entrata in vigore la tregua tra Israele e Hamas  lo scorso 11 ottobre nella Striscia sono stati uccisi almeno 404  palestinesi. Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver avviato un’indagine dopo l’attacco di venerdì sera su Gaza City che ha causato la morte di almeno sei persone.

Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Leggi di più

meno di un minuto fa

Tregua a Gaza e la fase 2 che non parte. VIDEO

31 minuti fa

Israele approva 19 nuovi insediamenti in Cisgiordania

Nulla pare rallentare i piani espansionistici israeliani in Cisgiordania. Né l’altolà espresso da Donald Trump a ottobre, né gli appelli contro le violenze dei coloni da parte di diversi governi, compreso quello italiano, né il recentissimo allarme lanciato dall’Onu sull’aumento “incessante” di occupazioni di terre, le quali “minacciano la fattibilità di uno Stato palestinese”. Il nucleo duro del governo di Benjamin Netanyahu tira dritto e annuncia l’approvazione di 19 nuovi insediamenti nella regione: una mossa con cui diventano 69 le colonie israeliane autorizzate negli ultimi tre anni. Come sottolineato da un esultante Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze appartenente all’ala di estrema destra del governo, questo ritmo di allargamento delle colonie israeliane in territori palestinesi, generalmente considerate illegali in base al diritto internazionale, “è a livelli record”. Gli obiettivi principali della decisione — ha aggiunto — sono due: permettere “al popolo di Israele” di “tornare nella propria terra” e “bloccare la creazione di uno Stato terrorista palestinese”. Il nuovo piano, sottolinea la testata Haaretz, riguarda anche quattro insediamenti evacuati nel 2005 nell’ambito di una legge definita “di disimpegno” e che ora, secondo le intenzioni del governo Netanyahu, potranno essere ristabiliti. “A vent’anni di distanza, stiamo rimediando a una dolorosa ingiustizia”, ha commentato in merito Smotrich, secondo cui l’autorizzazione di nuove colonie è un’iniziativa di “sionismo semplice, corretto e morale”. Tali progetti sono stati quindi approvati dal gabinetto di sicurezza, composto da una cerchia ristretta di membri del governo. Nell’immediato, l’annuncio è stato accolto da un sostanziale silenzio della comunità internazionale. La decisione che rende felici i falchi di Netanyahu è arrivata mentre sia in Cisgiordania sia a Gaza il sangue continua a scorrere, nonostante la tregua tra Israele e Hamas in vigore da ottobre e i negoziati in corso tra più Paesi per consolidare la de-escalation. Secondo fonti locali, a Gaza City domenica tre civili sono stati uccisi in attacchi di droni israeliani e almeno tre donne di una stessa famiglia sono morte nel crollo di una casa precedentemente danneggiata da bombardamenti. Sabato, invece, militari israeliani hanno ucciso nel nord della West Bank un 16enne e un 22enne dopo che questi ultimi, secondo l’Idf, avevano attaccato i soldati. A circa 24 ore di distanza, nella stessa zona sono stati riportati scontri tra coloni e palestinesi, con le forze israeliane che avrebbero aperto il fuoco ferendo alcuni residenti locali e fatto scattare arresti.

Leggi di più

41 minuti fa

Stampa estera a Gerusalemme: “Bene l’ultimatum della Corte sull’accesso a Gaza”

L’associazione della stampa estera di Gerusalemme (Fpa) ha accolto con favore la decisione della Corte Suprema israeliana di fissare al 4 gennaio la data entro cui Israele deve rispondere alla sua richiesta di accesso ai media a Gaza. Dall’inizio della guerra di Gaza nell’ottobre 2023, innescata dall’attacco di Hamas, le autorità israeliane hanno impedito ai giornalisti stranieri di entrare autonomamente nel territorio. Israele ha consentito solo a una manciata di giornalisti, valutati caso per caso, di accompagnare le sue truppe nel territorio palestinese sotto blocco israeliano. L’Fpa, che rappresenta i media internazionali in Israele e nei territori palestinesi e conta centinaia di membri, ha chiesto ai tribunali israeliani più di un anno fa di concedere l’accesso immediato a Gaza. Il 23 ottobre, la corte ha tenuto un’udienza preliminare su questa richiesta e ha deciso di concedere alle autorità israeliane un mese di tempo per elaborare un piano per consentire tale accesso. 

Leggi di più

53 minuti fa

Saar: “Futuro migliore a Gaza solo se Hamas si disarmerà, ma non lo fa”

“La ricostruzione di Gaza e un futuro migliore per la città saranno possibili solo se Hamas si disarmerà. Lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, ribadendo che “Hamas non si sta disarmando e purtroppo sta cercando di consolidare il suo potere a Gaza e non vuole rinunciarvi”. Lo scrive The Times of Israel. 

Gaza

©Ansa

59 minuti fa

Graham ha accusato Hamas e il movimento libanese Hezbollah di riarmarsi

L’influente senatore americano repubblicano Lindsey Graham, in occasione di un incontro a Gerusalemme con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha accusato Hamas e il movimento libanese Hezbollah di riarmarsi. “La mia impressione è che Hamas non stia disarmando, ma si stia riarmando. La mia impressione è che a Gaza stiano cercando di consolidare il loro potere, non di abbandonarlo. È anche mia impressione che Hezbollah stia cercando di fabbricare più armi”, ha aggiunto. “Non è un risultato accettabile”, ha aggiunto. 

Leggi di più

17:30

Beirut, un morto durante gli attacchi israeliani nel Sud

Gli attacchi israeliani di oggi sul Libano meridionale hanno ucciso una persona e ne hanno ferita un’altra, ha riferito il ministero della Salute libanese, mentre l’esercito israeliano ha dichiarato di aver preso di mira membri di Hezbollah. Israele ha continuato a effettuare attacchi regolari sul Libano, affermando di prendere di mira infrastrutture o operativi di Hezbollah, nonostante il cessate il fuoco del novembre 2024 che mirava a porre fine a oltre un anno di ostilità con il gruppo militante sostenuto dall’Iran, scoppiato in seguito alla guerra di Gaza. Israele ha inoltre mantenuto truppe in cinque aree del Libano meridionale che ritiene strategiche. Il ministero della Salute di Beirut ha dichiarato che “due attacchi nemici israeliani oggi, su un veicolo e una motocicletta nella città di Yater” hanno ucciso una persona e ne hanno ferita un’altra. Yater si trova a circa cinque chilometri dal confine con Israele. In dichiarazioni separate, l’esercito israeliano ha affermato di aver “colpito un terrorista di Hezbollah nella zona di Yater”, aggiungendo poco dopo di aver “colpito un altro terrorista di Hezbollah” nella stessa zona. Dal canto suo, l’esercito libanese ha dichiarato in una nota che le truppe avevano scoperto e smantellato “un dispositivo spia israeliano” a Yarun, altrove nel Libano meridionale, vicino al confine. Sotto la forte pressione degli Stati Uniti e nel timore di un’espansione degli attacchi israeliani, il Libano si è impegnato a disarmare Hezbollah e prevede di farlo a sud del fiume Litani, a circa 30 chilometri dal confine con Israele, entro la fine dell’anno. Israele ha messo in dubbio l’efficacia dell’esercito libanese e ha accusato Hezbollah di riarmo, mentre il gruppo stesso ha respinto le richieste di consegna delle armi. 

Leggi di più

17:20

Israele, domani summit trilaterale con Grecia e Cipro

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrerà domani a Gerusalemme l’omologo greco Kyriakos Mitsotakis e il presidente cipriota Nikos Christodoulides. Secondo quanto riferito dal suo stesso ufficio, Netanyahu avrà un incontro bilaterale con ciascun leader, poi ospiterà un vertice trilaterale, a cui seguiranno dichiarazioni alla stampa. I tre alleati stanno valutando la creazione di una forza militare congiunta di risposta rapida nel Mediterraneo orientale, secondo quanto riportato la scorsa settimana dai media greci, in un contesto di crescente preoccupazione ad Atene per l’espansione della presenza militare turca, fa notare il Times of Israel. 

Leggi di più

16:48

Media: “Quattro feriti in attacco dell’Idf nel nord di Gaza”

Quattro persone sono rimaste ferite dal fuoco dell’Idf nel quartiere di Tufah della città di Gaza, nella Striscia di Gaza settentrionale. Lo ha riferito il media palestinese “Quds”, affiliato ad Hamas.

16:37

Cisgiordania: “Scontri tra coloni e palestinesi, feriti da fuoco dell’Idf”

Coloni israeliani si sono scontrati con palestinesi nella Cisgiordania settentrionale, mentre le forze israeliane presenti sul posto hanno aperto il fuoco contro i palestinesi, ferendone diversi. Lo hanno riferito fonti palestinesi ai media, aggiungendo che i soldati hanno poi arrestato diversi residenti palestinesi della zona di Kafr Qaddum.

Un cittadino israeliano di 22 anni è rimasto ferito dalle pietre lanciate sul posto ed è stato successivamente trasportato in ospedale. La polizia israeliana ha dichiarato che sta indagando sull’incidente.

Leggi di più

16:25

Israele, manifestanti chiedono commissione per il 7 ottobre. VIDEO

16:10

Gaza, la vita dopo la tregua: violazioni, gelo e ricerca di normalità

Dopo l’annuncio del cessate il fuoco, gli attacchi non si fermano e l’accesso agli aiuti resta limitato, mentre l’inverno colpisce chi vive nelle tende. Il racconto di Giulio Cocchini, Emergency Coordinator dell’ong CESVI.

Gaza, la vita dopo la tregua: violazioni, gelo e ricerca di normalitàGaza, la vita dopo la tregua: violazioni, gelo e ricerca di normalitàVai al contenuto

15:39

Idf, due membri di Hezbollah colpiti nel sud del Libano

Due membri di Hezbollah “sono stati colpiti” dalle forze israeliane nell’area di Yater, nel sud del Libano: lo ha reso noto l’Idf, citata da Haaretz. Secondo la stessa testata, l’esercito avrebbe condotto “due operazioni separate” in quella zona. 

15:14

Idf: “Colpiremo ovunque sia necessario”

Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, tenente generale Eyal Zamir, ha avvertito che l’esercito colpirà i nemici di Israele “ovunque sia necessario, su fronti vicini e lontani”. “Al centro della guerra più lunga e complessa nella storia di Israele c’è la campagna contro l’Iran – ha affermato durante la cerimonia di passaggio di consegne al capo della Direzione Pianificazione delle Idf – L’Iran ha finanziato e armato la cerchia di strangolamento attorno a Israele e ha sostenuto i piani per la sua distruzione”.

Nel suo discorso, Zamir ha lanciato anche una velata frecciatina al ministro della Difesa Israel Katz, che ha bloccato le nomine di alto livello nell’esercito, tra cui i piani per promuovere il vice ammiraglio Eyal Harel, capo uscente della Direzione di pianificazione, come prossimo comandante della Marina. “Eyal, stai arrivando maturo e pronto a comandare la Marina e a guidarla nei prossimi anni, come spero avverrà nel prossimo futuro”, ha detto Zamir.

Leggi di più

14:43

Raid Idf contro postazioni Hezbollah nel sud del Libano

Raid di Israele contro postazioni di Hezbollah nel sud del Libano. Due diverse uscite dell’Idf hanno preso di mira la città di Yater, rendono noto i media israeliani. 

13:00

Israele, Netanyahu perde la maggioranza ma prende tempo

La crisi con gli ultraortodossi scuote il governo, ma, almeno per ora,  un ritorno anticipato alle urne non sembra all’orizzonte. Al centro  delle tensioni il tema della leva militare obbligatoria.

Israele, Netanyahu perde la maggioranza ma prende tempoIsraele, Netanyahu perde la maggioranza ma prende tempoVai al contenuto

12:25

Media: “3 donne trovate morte dopo il crollo di una casa a Gaza City”

Tre donne di una stessa famiglia sono state trovate morte dopo il crollo  della loro casa a Gaza City, nel quartiere di Seikh Radwan,, che era  stata precedentemente bombardata durante raid israeliani, mentre altre  due persone risultano disperse: lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa.

12:18

Papa: “Tutti i bambini del mondo possano vivere nella pace”

“Davanti al Presepe pregate Gesu’
anche per le intenzioni del Papa. In particolare preghiamo insieme perche’
tutti i bambini del mondo possano vivere nella pace”. E’ l’appello di Papa
Leone XIV al termine dell’Angelus, dopo aver benedetto i Bambinelli,
rivolgendosi ai ragazzi presenti in piazza San Pietro.

12:14

Ok governo Israele a altri 19 insediamenti in Cisgiordania

Dei 19 nuovi insediamenti rivelati
oggi, cinque sono avamposti esistenti da diversi anni: due di essi, Ganim
e Kadim, nella Cisgiordania settentrionale, saranno ripristinati dopo
essere stati smantellati vent’anni fa. I 19 insediamenti autorizzati oggi
si trovano in aree “altamente strategiche”, ha dichiarato l’ufficio di
Smotrich. Le Nazioni Unite in un ultimo rapporto pubblicato a dicembre,
“hanno condannato l’incessante espansione degli insediamenti israeliani
nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, che continua ad
alimentare le tensioni, impedisce ai palestinesi di accedere alle loro
terre e minaccia la sostenibilita’ di uno Stato palestinese pienamente
indipendente, democratico, contiguo e sovrano”. L’avanzata della
costruzione degli insediamenti e’ accompagnata anche da un aumento
“allarmante” della violenza dei coloni, afferma il documento, citando
attacchi talvolta condotti “in presenza o con il supporto delle forze di
sicurezza israeliane”. Dal 7 ottobre, piu’ di mille palestinesi, tra cui
combattenti ma anche molti civili, sono stati uccisi in Cisgiordania da
soldati o coloni israeliani, secondo un conteggio dell’AFP basato sui dati
dell’Autorita’ Nazionale Palestinese. Secondo i dati ufficiali israeliani,
almeno 44 israeliani, tra civili e soldati, sono stati uccisi in attacchi
palestinesi o durante raid militari israeliani.

Leggi di più

11:42

P. Faltas: “Ora sul male di Gaza sembra essere caduta l’indifferenza”

“È stato superato da tempo il limite di sopportazione di una violenza insopportabile. Abbiamo visto e conosciuto numerose cause che hanno provocato morte e distruzione a Gaza: bombardamenti, scontri, esplosioni, mancanze di beni essenziali, di cure e di farmaci. Innumerevoli appelli e la mediazione di Pontefici e di capi di Stato non sono riusciti a cambiare e a risolvere una situazione disperata”.
    Lo scrive padre Ibrahim Faltas, direttore delle Scuole di Terra Santa, in un editoriale sui media vaticani.
    “Gli aiuti entrati a Gaza e la possibilità di far uscire chi aveva urgente bisogno di cure – spiega – sono stati una goccia nell’oceano dei bisogni reali. Cosa spinge un essere umano a non fermarsi nel provocare dolore? Come si può cambiare la sensazione di impotenza in gesti concreti di aiuto e di solidarietà? Dopo tante parole e dopo tanto dolore sembra che l’indifferenza sia caduta sul male della guerra – osserva -, sembra che la paura non spinga a continuare a denunciare chi potrebbe intervenire e non lo fa, sembra non si riesca a comprendere che il silenzio ci fa complici”.
    “Intorno a Gaza e allo Stato di Palestina in Cisgiordania – denuncia quindi -. sono stati costruiti muri fisici e visibili che impediscono l’accesso ai “non autorizzati”: aiuti umanitari e relazioni umane, volontari, giornalisti e osservatori internazionali. Intorno alle zone di guerra in Terra Santa sembra essere stata costruita una barriera che blocca ogni possibilità di ingresso alla verità che aiuta la giustizia a salvare vite e a dare dignità umana  ad una popolazione stremata. Cosa o chi – si chiede ancora – impedisce di aiutare esseri umani disperati che vivono in modo disumano? La loro debolezza può far paura, la loro rassegnazione non scuote le coscienze? Chi sceglie di seguire interessi economici, chi continua ad aumentare le spese per procurare morte e distruzione? Chi riconosce come nemici uomini e donne stremati dal dolore di non poter aiutare a vivere coloro a cui l’hanno data, bambini e anziani facile bersaglio di violenza, esseri umani senza forze e malati? Quale interesse – continua – proibisce di sfamare, curare, riscaldare con quello che a pochi passi è disponibile e in abbondanza? Perché non dare la possibilità della vita a chi non potrà vivere senza i farmaci che li aspettano poco fuori di un valico o di un posto di blocco? Il gelo del terzo inverno senza il calore della solidarietà a Gaza lascia indifferenti i cuori ormai induriti e disconnessi?”    “Sono domande senza risposta – riflette il frate francescano – che sono rivolte a tutti, senza distinzione, perché di fronte ad una situazione così disumana siamo tutti responsabili. Una risposta c’è ed è un Bambino in povere fasce, nato in una grotta fredda e buia, che porta pace ai cuori senza pace. È un Bambino Santo che è venuto per riconciliare i fratelli”, ricordiamo “ogni giorno, non solo nei giorni del Natale, il messaggio che dalla grotta di Betlemme arriva a noi ancora vero e attuale dopo più di duemila anni. La pace non è un’illusione, è una scelta di vita”.

Leggi di più

11:06

Pizzaballa celebra la messa del Natale anticipato a Gaza

Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, sta celebrando la messa di Natale nella chiesa della Santa Famiglia di Gaza, a conclusione della visita pastorale di Natale alla parrocchia di Gaza.
     Pizzaballa ha compiuto un ampio giro ricognitivo anche fuori dal compound recandosi fino alla spiaggia dove si estendono le tendopoli di sfollati sferzate dal vento e in questi giorni anche dalle piogge. La presa di visione di ogni aspetto concernente la parrocchia e le sue vicinanze gli è utile per quantificare le necessità e gli aiuti che saranno elargiti nell’ambito di una successiva missione.
    Un appello in questo senso è stato fatto anche dal parroco della chiesa, padre Gabriel Romanelli, poiché, ha spiegato, “è vero che ci sono molti tir ora in circolazione ma, ha precisato, “non si tratta di aiuti umanitari ma di merci destinate alla vendita”.

Leggi di più

09:59

Media: “Tre civili uccisi in attacchi di droni israeliani a Gaza City”

Tre civili sono stati uccisi oggi in attacchi di droni israeliani su Shujaiyya, un quartiere di Gaza City: lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citando “fonti locali e fonti mediche”. Secondo la stessa Wafa, da quando è entrata in vigore la tregua tra Israele e Hamas lo scorso 11 ottobre nella Striscia sono stati uccisi almeno 404 palestinesi.

09:56

Gabinetto di sicurezza Israele approva 19 nuovi insediamenti in Cisgiordania

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato la creazione di 19 nuovi insediamenti nella Cisgiordania occupata, portando il numero totale approvato negli ultimi tre anni a 69, secondo quanto riferisce un comunicato ufficiale diffuso oggi.
  “La proposta del Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e del Ministro della Difesa Israel Katz di dichiarare e formalizzare 19 nuovi insediamenti in Giudea e Samaria è stata approvata dal gabinetto”, si legge in una nota dell’ufficio di Smotrich, senza specificare quando è stata presa la decisione. “Sul campo, stiamo bloccando la creazione di uno stato terrorista palestinese. Continueremo a sviluppare, costruire e colonizzare la terra del nostro retaggio ancestrale, con fiducia nella giustizia del nostro percorso”, ha affermato Smotrich nella dichiarazione.

Leggi di più

08:52

Witkoff: “Sosteniamo creazione e operatività a breve termine di Consiglio per la pace”

Progressi sono stati fatti per realizzare il piano di pace per Gaza di  Donald Trump, ha asserito il suo inviato speciale Steve Witkoff, in un  post su X dopo i colloqui con gli inviati di Egitto, Qatar e Turchia.  “In questo contesto, sosteniamo la creazione e l’operatività a breve  termine del Consiglio per la pace, una amministrazione di transizione  della Striscia di Gaza per la sicurezza, i civili e la ricostruzione”,  ha aggiunto, riferendosi a uno dei venti punti del piano. 
“La  prima fase (del piano) ha registrato passi avanti, inclusa l’estensione  dell’assistenza umanitaria, la restituzione dei corpi degli ostaggi  deceduti (ne manca uno, ndr) il ritiro parziale delle forze e la  riduzione delle ostilità”. “Ulteriori consultazioni proseguiranno nelle  prossime settimane per portare avanti l’attuazione della seconda fase  del piano”, ha aggiunto. 
La  seconda fase del piano di pace per Gaza include la ricostruzione del  territorio devastato, la restituzione delle armi da parte di Hamas e  misur per facilitare gli scambi e sviluppare infrastrutture nella  regione.

Leggi di più

07:46

Gaza, ipotesi ‘Project Sunrise’ per la ricostruzione: ecco l’idea Usa

Resort di lusso sul mare, treni ad alta velocità, reti digitali  ottimizzate con l’IA, tutto (o quasi) in nome del presidente degli Stati  Uniti Donald Trump. È quanto prevede, secondo il Wall Street Journal, “Project Sunrise”, la proposta dell’amministrazione americana ai governi stranieri e agli investitori per trasformare le macerie di Gaza in una destinazione costiera senza precedenti.

Gaza, ipotesi 'Project Sunrise' per la ricostruzione: ecco l'idea UsaGaza, ipotesi ‘Project Sunrise’ per la ricostruzione: ecco l’idea UsaVai al contenuto

06:37

Ambasciatore palestinese a Roma: “Israele non vuole seconda fase ma finire lavoro”

”Non credo che Israele voglia la seconda fase” dell’accordo per la Striscia di Gaza, ”Israele non ha mai smesso di uccidere, anzi vuole ‘finire il lavoro’, andare avanti con il genocidio. Non aspetta altro che una scusa, che succeda qualcosa in Cisgiordania, per portare avanti una accelerazione”. Lo ha dichiarato Mona Abuamara, ambasciatrice palestinese in Italia da settembre 2025, in una intervista con l’Adnkronos. ”Israele non ha a cuore la pace, non vuole la soluzione dei due stati, non vuole uno stato palestinese vicino a sé”, ha aggiunto. Spetta invece alla ”comunità internazionale chiedere a Israele di aprire i confini per far entrare gli aiuti, premere perché Israele esca da Gaza e proteggere il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione”, ha affermato l’ambasciatrice.

Leggi di più

06:36

Manifestazione propal a Milano, striscioni contro Meloni e La Russa

“Almirante-La Russa-Meloni l’antisemitismo è la vostra storia”. Così si legge in uno striscione esposto in Piazza San Babila, a Milano, dove più di trecento persone si sono trovate a manifestare a favore della Palestina e contro il ddl Gasparri. Elio Lupoli, esponente del centro sociale Vittoria, è intervenuto a margine della protesta, affermando come a Gaza “non c’è nessuna tregua, ci sono state 400 violazioni”. Rispondendo poi a Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica milanese, che negli scorsi giorni ha sottolineato come le manifestazioni a favore della Palestina fossero antidemocratiche, Lupoli ha risposto: “Gli darà fastidio che continuiamo a scendere in piazza contro questo genocidio. Fuori da questi cortei ci sono gli antisemiti e i fascisti, quelli che magari al signor Meghnagi piace votare al parlamento italiano”.

Leggi di più

06:36

Israele, “uccisi due terroristi palestinesi a Gaza”

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver ucciso due “terroristi palestinesi che questa mattina avevano attraversato la linea del cessate il fuoco a Gaza, nella parte settentrionale della Striscia”. Lo scrive Haaretz. Secondo i militari, gli agenti hanno attraversato la Linea Gialla e si sono avvicinati ai riservisti della Brigata di Gerusalemme, “in un modo che rappresentava una minaccia immediata”. L’aeronautica militare israeliana ha quindi colpito e “eliminato i terroristi per rimuovere la minaccia”, ha aggiunto l’esercito. Intanto decine di palestinesi si sono riuniti in un ospedale di Gaza City per commemorare i sei palestinesi, tra cui alcuni bambini, che, secondo la Protezione civile nella Striscia, sono stati uccisi ieri in un altro raid israeliano condotto contro un rifugio per sfollati.

Leggi di più

06:35

Witkoff: “Con Egitto, Turchia e Qatar, avanti preparativi fase 2 a Gaza”

Rappresentanti di Usa, Egitto, Qatar e Turchia si sono incontrati a Miami per “far avanzare i preparativi” della seconda fase del piano di de-escalation della guerra a Gaza, dopo la tregua tra Israele e Hamas scattata a ottobre: lo si apprende da una nota congiunta diffusa su X dall’inviato speciale per il Medio Oriente di Washington, Steve Witkoff. Le parti sottolineano la necessità di “istituire un organo di governo a Gaza” sotto il controllo di una “autorità locale unificata”, preceduto da una “amministrazione transitoria” costituita da un “board of peace” per la gestione del settore civile, della sicurezza e della ricostruzione. E spiegano di aver “esaminato i passi successivi nell’implementazione graduale del piano complessivo di pace per Gaza” proposto dal presidente Usa Donald Trump.. I quattro Paesi coinvolti nelle conversazioni ribadiscono inoltre “il pieno impegno” in favore dell’attuazione” di questo piano “nella sua interezza”, oltre a invitare “tutte le parti in causa a “rispettare i propri obblighi, a esercitare moderazione e a cooperare con i meccanismi di monitoraggio”. “Ulteriori consultazioni proseguiranno nelle prossime settimane per far avanzare l’attuazione della fase 2”, conclude la nota. 

Leggi di più