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Jannik Sinner si è ritirato nella finale del Cincinnati Open contro Carlos Alcaraz. L’altoatesino è partito a rilento ed è andato sotto 5-0 nel primo set, subendo ben tre break che hanno lasciato intendere che qualcosa non andasse: poco dopo l’azzurro ha, infatti, alzato bandiera bianca.
Sin dai primi scambi Sinner è apparso poco reattivo, con movimenti rallentati e smorfie che lasciano pensare a un fastidio muscolare o a un problema fisico da chiarire (probabilmente al costato che si è toccato più volte nel primo game, perso a zero nonostante fosse lui al servizio). Anche i telecronisti in diretta hanno sollevato dubbi sulle sue condizioni, sottolineando come il numero uno d’Italia stia correndo con difficoltà e sembri limitato nei colpi più esplosivi: «La sensazione è che ci sia qualcosa che non va, sembra essere disorientato».
APPROFONDIMENTI
Dall’altra parte della rete Alcaraz, come sempre aggressivo e intenso, ha approfittato del momento complicato del rivale, spingendo da fondo e strappando immediatamente il servizio all’azzurro.
Appena finito il primo set, Jannik Sinner ha deciso di ritirarsi. «Mi sento male, non riesco a muovermi», ha detto il tennista numero uno al mondo prima di confidare ad Alcaraz: «Sono sceso in campo solo per i fan, non ce la faccio mi dispiace».
Sinner a secco nel primo set: non succedeva dal 2019
L’ultima volta che Jannik Sinner non ha vito un game in un intero set risale ai suoi esordi nel circuito ATP, nel 2019. Era appena 17enne e giocava il suo primo match in un torneo ATP (sconfitto all’esordio al Budapest ATP 250). Dopo aver vinto il primo set 6-2, Sinner subì un “bagel” — ovvero un set perso per 0-6 — nel secondo contro il suo avversario, Valkusz. Poi concluse la partita vincendo il terzo 6-4.
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