di
Alessandro Bocci
L’Udinese resta subito in 10 per il rosso a Okoye e, dopo 16 partite, la Fiorentina vince: segnano Mandragora, Gudmundsson, Ndour e Kean con una doppietta. Sabato delicato scontro salvezza con il Parma, ora a +5
La Fiorentina vince per la prima volta in campionato e lo fa in modo roboante: cinque gol (a uno) all’Udinese in una partita condizionata dalla sciagurata espulsione del portiere friulano Okoye dopo otto minuti. Ma la Viola è rifiorita, almeno per una volta.
Vanoli sceglie il 4-3-2-1 e cambia il capitano, la fascia passa da Ranieri a De Gea. I giocatori migliori fanno la differenza: Mandragora rompe l’incantesimo, Gudmundsson determinante trascina e firma il raddoppio con un gran gol dopo una bella piroetta. Ndour, nel recupero, firma il 3-0 di testa. Nella ripresa si sveglia anche Kean con una doppietta.
Timidi sorrisi e applausi ai viola dalla tribuna. La curva invece fischia anche alla fine, il clima di contestazione resiste e la situazione rimane gravissima: la Fiorentina trascorrerà Natale all’ultimo posto. Quindi vietato illudersi. Però è una ripartenza, un segno, il primo, dopo tante giornate amare.
L’espulsione di Okoye, che travolge Kean e prende il pallone con la mano, condiziona l’Udinese. I friulani una settimana prima avevano steso il Napoli. Tre gol prima dell’intervallo e molta tensione fuori dal campo. I tifosi della curva Fiesole, traslocati in Ferrovia per la ristrutturazione del Franchi, restano fuori per protesta 20 minuti e espongono uno striscione significativo: vergognatevi. E poi, dopo l’1-0 di Mandragora, si inventano un lancio di fumogeni dietro la porta che costerà ai viola una significativa multa. La contestazione continua anche nella ripresa anche se più blanda.
La Fiorentina vince, Vanoli resta (per il momento) ma gli esami continuano: dopo il panettone, la trasferta di Parma è un’altra partita da dentro o fuori.
21 dicembre 2025 ( modifica il 21 dicembre 2025 | 20:25)
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