È terminata con successo l’operazione di bonifica e messa in sicurezza della bomba che era stata trovata lo scorso 11 dicembre in via Luigi Galvani, a Monterotondo Scalo.
L’ordigno, una bomba d’aereo da 1000 libbre, risalente alla Seconda guerra mondiale, ha necessitato l’intervento degli artificieri del 6° reggimento genio pionieri dell’esercito. Un’operazione complessa per il cattivo stato di conservazione dell’ordigno, identificato come bomba d’aereo statunitense AN M65, dal peso complessivo di circa 450 chilogrammi, di cui quasi 250 kg di esplosivo.
Il bomba day
Le operazioni di bonifica sono iniziate alle prime luci dell’alba, con il coordinamento della Prefettura e il supporto delle autorità locali che hanno indetto e predisposto lo sgombero di un’area di 755 metri di raggio, con l’evacuazione precauzionale di circa 2.500 cittadini. Per il “bomba day” è stato sospeso anche il traffico ferroviario sulla linea regionale e imposto il divieto temporaneo di sorvolo dello spazio aereo interessato.
Le misure precauzionali
Per ridurre al minimo l’impatto sulla popolazione e contenere l’area di evacuazione, i militari del 6° Reggimento hanno realizzato una struttura di contenimento protettiva, progettata per ridurre gli effetti di un’eventuale esplosione accidentale durante le delicate fasi di disinnesco. Completata la messa in sicurezza dell’area, agli artificieri hanno portato a termine con successo le operazioni per la disattivazione delle spolette e hanno trasportato l’ordigno in una cava situata nelle immediate vicinanze, dove è stato successivamente neutralizzato in modo definitivo.
Dall’inizio dell’annoi genieri del 6° Reggimento, costantemente impegnati nella tutela della sicurezza pubblica, hanno effettuato più di 290 operazioni di bonifica, rendendo inoffensivi quasi 4000 ordigni e fornendo un prezioso e concreto contributo alla sicurezza del Paese.
