Una relazione nata in primavera, dopo un contatto su una pagina social dedicata agli appassionati di moto, si è trasformata in pochi mesi in un incubo fatto di controllo, botte e minacce. È la storia di una donna di 50 anni che venerdì è riuscita a salvarsi grazie al segnale antiviolenza, un gesto silenzioso riconosciuto a livello internazionale.
I fatti sono avvenuti nel Varesotto, a Ferno, davanti a una scuola dell’infanzia. La donna si trovava in auto con l’uomo, un 37enne, che secondo il suo racconto la sottoponeva da tempo a comportamenti ossessivi e violenti. Approfittando di un momento di distrazione, ha piegato il pollice nel palmo della mano e chiuso le altre dita sopra di esso: il segnale di richiesta d’aiuto. Una passante ha colto il gesto e si è avvicinata.
Ne sono seguiti attimi di forte tensione. La vittima, come racconta Today.it, è riuscita a rifugiarsi all’interno della scuola materna, mentre l’uomo avrebbe tentato di riprenderla. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno bloccato e arrestato il 37enne su disposizione della Procura.

Il segnale antiviolenza e l’intervento davanti alla scuola
Dalla denuncia emerge un quadro grave. La donna ha raccontato di essere stata più volte picchiata, controllata e accusata di presunti tradimenti, fino a finire anche in pronto soccorso. In un’occasione, sempre secondo il suo racconto, sarebbe stata costretta a rimanere per giorni chiusa in casa per evitare che i segni delle percosse fossero visibili all’esterno. Non sarebbero mancati nemmeno episodi di violenza sessuale e minacce.
L’uomo dovrà rispondere di stalking, violenza sessuale, violenza privata e rapina. Gli inquirenti stanno valutando anche altre ipotesi di reato alla luce degli accertamenti in corso. Nei prossimi giorni è previsto l’interrogatorio di garanzia.
Il caso riporta l’attenzione sull’importanza del segnale antiviolenza, uno strumento semplice ma efficace che, in questa occasione, ha permesso a una donna di chiedere aiuto senza parlare e di sottrarsi a una situazione di grave pericolo.