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Da piccola fu costretta a lasciare l’Algeria per trasferirsi in Francia. «Fu davvero drammatico. Quando arrivammo non ricevemmo una bella accoglienza. Al porto, nel momento dello sbarco, ci tirarono frutta marcia, non ci volevano. Ci urlavano di tornare a casa nostra, ma noi una casa non ce l’avevamo più», racconta Edwige Fenech in un’intervista a Vanity Fair. Poi a vent’anni, la decisione di venire a vivere in Italia «dove trovammo subito tanto affetto e calore. Le persone ci incoraggiavano ed erano sempre gentili, disponibili ad aiutarci». E lì Edwige conosce il successo.

Il cinema

Il cinema: «Ugo Tognazzi, Renato Pozzetto e Lino Banfi, con cui mi sento regolarmente ancora oggi». E ora la ritroviamo nel Maestro: «Un giorno ho ricevuto un messaggio del regista Andrea Di Stefano che mi chiedeva di sentirci – racconta – Conoscevo la sua carriera, avevo amato molto il suo ultimo film e quindi ero curiosa di sapere cosa mi proponesse.

Fu gentilissimo, mi disse che aveva scritto una sceneggiatura nella quale c’era un ruolo pensato apposta per me. Me lo ha descritto e me ne sono innamorata. Il personaggio si chiama Scintilla».

Dove vive

Oggi Edwige vive a Lisbona a pochi chilometri dal figlio che abita lì con la moglie e il suo nipotino. E prende lezioni di danza e di inglese: «Presi questa decisione nel 2015. Sentivo da un po’ il desiderio di cambiare vita, di trasferirmi. Un giorno stavo vedendo in televisione, insieme a mia madre, un documentario su Lisbona e me ne innamorai immediatamente. Non conoscevo nessuno che vivesse lì, dopo tre giorni ci trasferimmo».


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