Fino a qui, tutto bene, per Remco Evenepoel. Il belga sembra trovarsi molto bene nella sua nuova squadra, la Red Bull-Bora-hansgrohe, dopo la fine della lunga esperienza con la maglia della Soudal Quick-Step. Gli allenamenti procedono bene, non ci sono stati guai fisici che avrebbero potuto condizionare le prime, importantissime, settimane di preparazione e così il bi-campione olimpico di Parigi 2024 può guardare con ottimismo al futuro. Il programma stagionale di Evenepoel è già stato principalmente definito e il punto più caldo del suo 2026 sarà sicuramente il Tour de France, dove tornerà per la terza volta in carriera.

Se penso di poter vincere il Tour de France? Sì – il pensiero di Evenepoel racchiuso in un’intervista concessa a Sporza – Se tutto continua a procedere bene e se avrò un inverno davvero buono, affrontando senza problemi i periodi di allenamento e raggiungendo i punti che voglio raggiungere nelle gare che farò in primavera. Se alla Volta a Catalunya (che inizia il 23 marzo – ndr) saprò dimostrare di essere pronto per vincere, come era stato nel 2023, allora penso di poter raggiungere il livello che serve per il Tour de France. Inoltre, se guardo a tutto il sostegno che ho in questa squadra, ai compagni che ci sono e a tutto il lavoro scientifico che si fa, penso ci sia ancora spazio per parecchi miglioramenti”.

Fra Evenepoel e il primo gradino del podio di Parigi, però, c’è quel fenomeno di Tadej Pogačar, che ha vinto quattro degli ultimi sei Tour de France e che punta senza mezzi termini al quinto trionfo della carriera. Lo stesso sloveno, qualche tempo fa, aveva dichiarato di temere il fatto che Evenepoel possa crescere molto con il suo passaggio alla Red Bull-Bora-hansgrohe: “Sì, ho letto qualcosa – sorride Evenepoel – Ma sarà stato serio? Magari l’ha detto giusto per fare qualche giochetto mentale… Io comunque punto a essere migliore di lui. È difficilissimo, lo sanno tutti, ma è anche il motivo per cui ho cambiato squadra. Per provare a fare quei passi e per provare ad andare ancora più in alto”

Il belga, tre volte campione del mondo a cronometro, aggiunge: “So che ci vorranno moltissime energie, ma sono molto motivato – aggiunge Evenepoel – Mi serviva compiere questo passo per andare oltre i miei limiti e spero di riuscire a fare a grandi cose nel 2026. L’idea di base è quella di migliorare negli sforzi ad altà intensità, è quella l’area in cui posso crescere di più. Fino a ora si è visto che, quando Pogačar attacca, riesco a stare con lui per un po’, ma non abbastanza. È lì che devo lavorare adesso. Chiaramente, è facile dirlo, ma posso anche dire di aver ritrovato la voglia di fare tanta fatica in allenamento. Questo è fondamentale per provare ad andare oltre i tuoi limiti”.

Al Tour 2026, nei piani della squadra, Evenepoel condividerà le responsabilità di classifica con Florian Lipowitz, terzo nel 2025: “Se andremo in gara con un piano chiaro, ci saranno solo dei vantaggi per noi. Sia io che Florian siamo molto ambizioni, ma siamo due corridori diversi. Io sono più esplosivo, mentre lui è più uno da passo. Siamo ai poli opposti e insieme questa cosa potrà sicuramente funzionare bene. Dovremo essere complementari, non lavorare uno contro l’altro, per coronare l’obiettivo della squadra: vincere il Tour de France”.

Il belga, come già dichiarato, non sarà invece al Giro d’Italia. La Corsa Rosa del 2023, da cui si ritirò quando era in Maglia Rosa, è ancora nei suoi pensieri, a quasi tre anni di distanza: “È il più grande ‘cosa sarebbe successo se?’ della mia carriera – le parole di Evenepoel – Avevo un bel margine in classifica e il piano che avevamo fatto con la squadra era stato perfetto fino a quel punto. Penso che quel Giro l’avrei vinto (lo vinse invece Primož Roglič – ndr) e a quel punto avrei avuto in bacheca sia il Giro che la Vuelta e mi sarebbe mancato solo il Tour per completare la Tripla Corona. Invece devo ancora vincerne due, di Grandi Giri…”.