Ogni palinsesto radiofonico ha la propria logica. Però talvolta non è facile comprenderla. Prendiamo, ad esempio, il caso de La nota del giorno dopo su Rai Radio1, programma musicale condotto da John Vignola. Nelle scorse edizioni il titolo era accorciato ( La nota del giorno) e l’orario era diverso (dopo le 15 per circa 30 minuti). In questa stagione l’orario è proibitivo e, tra l’altro, spiegato così sul sito: «Il martedì e il sabato dalle 0.25 alle 1.00; il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 0.25 alle 1.00 e dalle 23.30 alle 0.00». In pratica per tre giorni La nota del giorno dopo è riportata in replica a distanza di 25 minuti dalla prima messa in onda. Ma, al di là di questi dettagli, non si capisce quale sia la logica (legittima, sia chiaro) di relegare intorno alla mezzanotte un programma di informazione musicale che spesso ha ospiti di primo piano e affronta, con competenza, argomenti che fanno parte della ragione sociale di qualsiasi grande radio, ossia la musica e l’approfondimento dei temi che la riguardano.

Oltretutto John Vignola è un giornalista esperto e profondo conoscitore della conduzione radiofonica (inviato anche a Musicultura, oltre che in tanti altri eventi), un autentico tesoretto di Radio1 da tanto tempo grazie a una esperienza e un garbo che, tra l’altro, sono in netta controtendenza rispetto al flusso abituale delle altre radio generaliste.