di
Simona Marchetti

Intervistata da “Vanity Fair” per l’uscita del libro “Nove novelle senza lieto fine”, la conduttrice è tornata a parlare del tumore al pancreas e ha rivelato che sta scrivendo la sua biografia

Un suo grande rammarico è di non aver mai cantato insieme al suo amico Renato Zero («purtroppo sono stonata come una campana»), con cui ha anche avuto una bella storia d’amore («io ero innamoratissima di lui, lui un po’ meno») e che da fine settembre, da quando Enrica Bonaccorti ha reso nota la diagnosi di tumore al pancreas, «mi sta molto accanto e questo mi scalda il cuore». Intervistata da Vanity Fair in occasione dell’uscita del libro “Nove novelle senza lieto fine” («Perché senza lieto fine, mi chiedono tutti. Nessuna ragione legata al momento, nessuna visione negativa: solo che non sopporto la banalità del “vissero tutti felici e contenti”, così è più divertente e non è mai noioso, che è la colpa più grave per un libro», ha scritto nel post su Instagram), la conduttrice è tornata a parlare della sua malattia e dei motivi che l’hanno spinta a condividerla con gli altri, dopo aver inizialmente scelto il silenzio. 

«Pian piano ho capito che siamo in tantissimi in questa situazione, che va normalizzata. E allora parlare di me, che sono conosciuta, può dare una spinta per dare informazioni. E ringrazio Elisabetta Sgarbi che mi ha fatto fare questo libro che consente di raccontarmi in modo molto intimo. Non sono la mia malattia», ha precisato Bonaccorti che in quest’ultimo periodo ha ulteriormente rafforzato il legame con la figlia Verdiana. «Non abbiamo mai parlato tanto, ma non di “quello”. E se ne parlo sono sempre ironica, ci scherzo sopra, dico delle cose un po’ iperboliche». Le prossime festività le passerà proprio con la figlia, il nipote Teo e alcuni amici. «Sarà un Natale bellissimo», ha assicurato l’autrice che, fra qualche settimana, avrà nuovi ragguagli sulla sua salute.



















































 «Purtroppo bisogna vedere che cosa succede. Non prima di metà gennaio avremo i risultati di questa terapia ed è questa attesa che più mi tende… Vorrei saperlo, poi quello che sarà sarà…», ha ammesso Bonaccorti, rivelando di avere in progetto di scrivere una biografia «se faccio in tempo», anche se in realtà una quindicina di pagine le ha già prodotte. «È molto faticoso, durissimo… Me l’avevano chiesto da anni e anni, adesso ci sto provando ed è un lavoro di introspezione mica da ridere. Non mi piace quasi, però devo farlo, è giusto che lo faccia, insomma, anche per mia figlia prima di tutto, che magari, quando non ci sarò più, può prendere dalla libreria qualcosa che parla di me».

22 dicembre 2025