di Claudio Almanzi. Albenga. Nei giorni scorsi il Comune di Villanova d’Albenga gli ha conferito la cittadinanza onoraria, questa estate Alassio ha inaugurato una sua scultura, dedicata a Sandro Pertini, nella piazza principale della città, ora Albenga lo omaggia con una bellissima retrospettiva curata da Maurizio Capitelli: si tratta dello scultore Flavio Furlani.

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Domani alle ore 17 nella sala del Podestà della Torre Civica si inaugura una mostra antologica imperdibile: “All’interno dell’esposizione- ci spiega l’infaticabile curatore Capitelli- ci sono bozzetti, prototipi, elementi di studio che Furlani ha realizzato durante la sua lunghissima carriera, per imparare a giocare con quella luce che ha ispirato ogni suo lavoro e che lo guida ancora oggi”. La mostra, che sarà aperta tutti i giorni sino al 18 gennaio è organizzata dalla Fondazione Gian Maria Oddi con il patrocinio del Comune di Albenga. In passato Furlani è stato un affermato fotografo per anni è stato il professionista del clik incaricato di realizzare le foto dei cataloghi e dell’archivio della gallerista ginevrina Marie Louise Jeanneret, mentre oggi le sue sculture abbelliscono alcune delle più belle località turistiche della Riviera.

“Nel Centro Internazionale di Sperimentazioni Artistiche Marie Louise Jeanneret di Boissano- racconta l’artista- ho avuto modo di collaborare e conoscere artisti di livello mondiale come Spoerri, Mario e Marisa Merz, Michelangelo Pistoletto, Albertini, Schifano, Mondino, Freund, Kodra, Keizo, Quesada, Moboulese, Bonnard e tanti altri. Fu una esperienza fondamentale e da allora ho cercato di esprimermi in tutte le dimensioni e sono passato alla scultura”. Furlani, che ha all’attivo molte ed importanti mostre, personali e collettive, ha sostenuto attivamente e collaborato per molti anni con la sezione ingauna dell’ UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani), con il Circolo Artistico Culturale “Amici dell’Arte”, con il gruppo di artisti della Galleria “Punto Arte” di Paola Maestri ed attualmente è un punto di riferimento fondamentale per tutti gli artisti e gli appassionati d’arte del comprensorio ingauno.

Molti sono i monumenti che Furlani ha realizzato negli ultimi vent’anni per Enti, Comuni ed associazioni: “Nella scultura trovo la possibilità- conclude Furlani – di provare emozioni plastiche, col contatto fisico delle mani, immerse nella materia. Mi sono da sempre abituato ad estrarre dalla figura, anche se soltanto fotografica, le linee, le forme, le luci della natura. Il passaggio alla scultura è stato perciò naturale, direi quasi inevitabile. Oggi per me fare scultura è divenuto un bisogno impellente, un modo per comunicare, il mezzo per eccellenza per esprimermi”.

Più volte Furlani è stato considerato dalla critica come uno scultore legato all’ arte primitiva e precolombiana. Ciò se è vero per una parte della sua produzione, sembra essere tuttavia una troppo riduttiva catalogazione, della sua arte, che è invece legata oggi soprattutto ai grandi movimenti del primo Novecento ed alle influenze dei Maestri italiani della seconda metà del secolo scorso. Molte sue sculture, busti ed installazioni pubbliche, sono facilmente raggiungibili e visibili con un breve itinerario da Albenga, a Villanova, Alassio, Zuccarello, Ortovero e Ceriale. Fra le più note il “Monumento a Clemente Panero”, “Ilaria”, “Il Mulo e l’Alpino”, “Il Minotauro”, “I ragazzi di Ceriale”, “Spiaggia”, “Fischia il vento”, “Padre Santo” e “Sandro Pertini”.