Bologna, 4 agosto 2025 – Ci ha lasciato Marco Bonamico, per tutti il Marine, 68 anni, una vita spesa per la pallacanestro, prima come giocatore di altissimi livello, poi come dirigente, commentatore televisivo, presidente di LegaDue.

Marco era ricoverato da alcune settimane all’ospedale Bellaria. I primi esami, i responsi poco soddisfacenti, la lotta come ha sempre fatto. “Perdo non solo un amico, ma anche un fratello”, racconta Renato Villalta, capitano della Virtus della stella.

Mario Martini, che è stato suo compagno di squadra, lo ricorda su Facebook. Marco, che era nato a Genova il 18 gennaio 1957, aveva fatto le giovanili in maglia Virtus. Fedelissimo di Dan Peterson, aveva contribuito alla vittoria dello scudetto del 1976.

Poi, il titolo della stella, con i suoi tiri dall’angolo (ancora non c’erano i tre punti) nella finale contro Milano. Poi, i successi con la Nazionale.

Con la Virtus anche due Coppe Italia (1984, 1989) e l’argento ai Giochi di Mosca, nel 1980 e l’oro agli Europei di Nantes nel 1983.

Marco Bonamico, nato a Genova il 18 gennaio 1957, aveva fatto anche le giovanili in maglia Virtus

Marco Bonamico, nato a Genova il 18 gennaio 1957, aveva fatto anche le giovanili in maglia Virtus

Scanzonato, allegro e generoso fuori dal campo. Un lottatore, sempre generoso, sul parquet. Il compagno e l’amico che tutti vorrebbero avere. Negli ultimi tempi si era diviso tra mille attività.

Tra quella di agente a quella di tour operator, negli States, tra turismo e pallacanestro. Curioso, divertente e sempre con la risposta pronta.

I suoi duetti, con Franco Lauro, nei commenti Rai, restano dei punti di riferimento.

Amava la Virtus, ma non aveva dimenticato la stagione in Fortitudo, quella con John McMillen e uno storico terzo posto.

Aveva giocato anche a Milano, Forlì, Udine e Napoli, prima di prendere di appendere le scarpette al chiodo.

Recentemente era stato tra quelli che avevano accolto a Bologna Carlos Raffaelli.

 Avrebbe potuto essere uno dei primi italiani a giocare nelle Università americane. C’era l’accordo, c’era l’intesa su tutto.

Poi, la Virtus, preferì altre strade. Nonostante tutto era diventato, comunque, oltre che il Marine, Marco Goodfriend. Fai buon viaggio amico dei canestri e amico nostro.