“Siamo a circa 5 milioni di casi” di infezioni respiratorie acute “dall’inizio della stagione. E considerando che siamo a meno di un terzo probabilmente di quello che sarà il bilancio finale dell’influenza, direi che siamo solo all’inizio: il peggio deve ancora arrivare”, avverte Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, parlando a Rainews.it. “È verosimile pensare che” l’incidenza “crescerà in maniera significativa ancora nella prossima settimana. Ma dopo Natale, con i cenoni, i pranzi” in famiglia e fra amici, “il virus si diffonderà ancora di più – dice Bassetti – C’è l’H3N2, con la variante K che viene definita una ‘super flu’ perché fondamentalmente resiste ai vaccini e all’immunità naturale. Ma c’è anche tanto H1N1: stiamo vedendo in ospedale numerosi casi di H1N1 gravi, con polmoniti, con forme impegnative, gravi. Quindi è giusto parlare di H3N2, ma non solo. Perché purtroppo insieme ad H3N2 c’è anche H1N1 che è l’altro virus dell’influenza A: insieme competono e creano una miscela esplosiva”. Per Bassetti la stagione attuale si prospetta come “una delle peggiori degli ultimi 25-30 anni. La sensazione è che siamo solo all’inizio, cresceremo ancora e durerà probabilmente per tutto il mese di gennaio, raggiungendo un picco – ci auguriamo – nella prima o seconda settimana di gennaio, ma poi” la circolazione intensa “continuerà a gennaio, probabilmente anche a febbraio”.
Per approfondire: Influenza, si diffonde la variante K: come riconoscerla