di
Carlos Passerini, inviato a Riad

A far saltare il progetto, le ulteriori condizioni, considerate inaccettabili, poste dalla Afc, la Federcalcio asiatica, che aveva già preteso la nomina di arbitri australiani

Milan-Como non si giocherà in Australia. La partita, in programma l’8 febbraio prossimo, era da settimane al centro delle polemiche. Un vero e proprio caso politico. Con un fronte del no molto esteso. A far saltare il progetto le ulteriori condizioni, considerate inaccettabili, poste dalla Afc, la Federcalcio asiatica, che aveva già preteso la nomina di arbitri australiani. Milan-Como a Perth è saltata «a causa dei rischi finanziari che non è stato possibile contenere, delle condizioni di approvazione onerose e delle complicazioni dell’ultimo minuto». Così, in una nota di Lega serie A e del governo del Western Australia, viene posta fine definitivamente «ai piani per ospitare a Perth la prima partita ufficiale di un Campionato europeo fuori dai confini nazionali». «Continuiamo ad essere fermamente convinti che questa conclusione sia un’occasione persa nel progetto di crescita del calcio italiano a livello internazionale», il commento di Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A. 

Giusto giovedì scorso, a Riad, prima della semifinale di Supercoppa fra Milan e Napoli, lo stesso Simonelli a Mediaset aveva annunciato che la partita si sarebbe giocata: «Milan-Como si gioca a Perth come da programma. Collina mi ha dato grandi garanzie sugli arbitri asiatici. Questo ci ha rassicurati ed è una condizione che accetteremo». Ora, il dietrofront. Legato a nuove problematiche, appunto. Una cosa è certa: anche dal punto di vista tecnico-organizzativo il progetto si era complicato. Solo per spedire le attrezzature dall’Italia all’Australia sarebbero servite 4 settimane. Con la partita fissata l’8 febbraio, i tempi erano già strettissimi. 



















































Quando si potrebbe giocare a San Siro

Milan-Como a questo punto potrebbe giocarsi a San Siro il 17 o il 24 febbraio, in base agli impegni dell’Inter in Champions: dipende se i nerazzurri disputeranno o meno i play off. L’8 febbraio lo stadio sarà impegnato per le Olimpiadi invernali. «Siamo alle comiche, ma chi decide queste cose sulla pelle dei tifosi?», il post su X di Matteo Salvini. Il vicepremier e ministro dei Trasporti, tifoso rossonero, ha commentato il post di Sportmediaset inerente al cambio di programma sullo svolgimento della gara in Australia. 

APPROFONDISCI CON IL PODCAST

Il rimprovero di Abodi: «C’è stata una certa leggerezza»

«Milan-Como? Le cose poi vanno come devono andare… Ne prendo atto perché sono attore interessato ma so stare al mio posto e rispettare i ruoli. Mi sento di rappresentare non solo gli interessi degli organizzatori ma soprattutto quelli dei tifosi, una componente indispensabile e insostituibile, la ragione del successo del calcio e dello sport in generale. Il rispetto nei loro confronti non passa attraverso dichiarazione di intenti, ma di intenti in fatti», il commento del ministro dello Sport, Andrea Abodi: «Capisco l’esigenza di internazionalizzazione, di incrementare i ricavi e sono dell’idea che per quello che il calcio rappresenta in Italia e nel mondo, serve dare ogni supporto perché si possano liberare risorse finanziarie e mettere in condizione il calcio e tutti gli altri sport, di esprimere tutto il suo potenziale. Ma si è buttato il cuore oltre l’ostacolo con una certa leggerezza, perché prima di parlarne per mesi partendo dall’idea, forse bisognava partire dal soggetto finale che avrebbe dovuto dare le autorizzazioni e porre le condizioni». 

22 dicembre 2025 ( modifica il 23 dicembre 2025 | 08:02)