Gentile Redazione,

Abito in un paese di montagna, Selvino, dove più volte è transitato con successo e portando bellezza il giro d’Italia.

Moltissime volte ovviamente anche il giro di Lombardia.

La salita da Nembro è stata anche protagonista di una crono sempre al giro.

Non mi sognerei mai di far male ad un ciclista e nemmeno di fargli paura.

Ma è 40 anni che guido tutti i giorni su questa salita e vi invito a provare al giorno d’oggi, dove si sono aggiunti pure una moltitudine di persone con le e-bike, questa strada.

La Nembro – Selvino.

Ovviamente in auto.

Magari un sabato o domenica verso le 10 – 11 alla mattina…

Poi scrivete un articolo di nuovo sui rapporti ciclisti automobilisti.

Con comprensione Davide Piazzoli

Ci sono sempre più persone in bicicletta, lo vediamo giornalmente e, come segnala il lettore, gli aspetti non sono tutti positivi. Una massa che cresce deve farlo in maniera ordinata, rispettando leggi che ci sono già. Le devono rispettare i ciclisti, come sottolinea Davide, ma le devono rispettare anche gli automobilisti. Troppi non sono preparati a questa novità e reagiscono male. Il motivo? Non conoscono le regole. Altrimenti non ci sarebbero tanti commenti del tono che “i ciclisti non devono andare su strada”.
Ci vorrebbe una bella ripassata del Codice della Strada da parte di molti, ciclisti inclusi. Ma ricordando sempre che un’auto può uccidere.

Ci vogliono civiltà e cultura. Quelle che ci devono contenere anche se non c’è nessuno a controllarci.
Anche perché, purtroppo, in questo momento più che mai, di controlli ce ne sono davvero troppo pochi per tutti. E in certi posti, in determinati momenti, come segnala il lettore, la situazione può diventare molto difficile.
I rapporti tra ciclisti e automobilisti dovrebbero essere improntati alle regole, alla civiltà e, nel dubbio, al buon senso.