commercio

Regione Lombardia ha inserito l’esercizio nel registro delle “Attività Storiche”

C’è un momento, in ogni quartiere, in cui una bottega smette di essere soltanto un negozio e diventa memoria collettiva. In Borgo Trento, quel momento coincide con l’insegna della Macelleria del Borgo: la serranda che si alza da quasi cinquant’anni, il profumo delle carni fresche, i saluti scambiati per nome. Oggi quella storia trova un riconoscimento ufficiale: Regione Lombardia ha inserito l’esercizio nel registro delle “Attività Storiche”, premiando qualità, continuità e radicamento sul territorio.

Per capire che cosa rappresenti questo titolo, basta tornare al 1976, quando Pierangelo Sajetti mette piede per la prima volta dietro al banco e decide di farne un mestiere. Allora la macelleria è conosciuta per la carne equina, selezionata con cura e proposta a una clientela fedele. Con il passare degli anni, la gamma si amplia: bovino, ovino, avicolo. Ma la filosofia resta la stessa: artigianalità, scelta accurata, attenzione alla qualità. La storia avrebbe potuto restare lì, invece nel 2023 arriva un giovane bresciano, Fabio Gazzoli, con un’idea precisa: imparare un mestiere antico e contribuire alla sua evoluzione. Il suo ingresso segna un passaggio simbolico e concreto: l’incontro tra generazioni.

L’incontro tra generazioni 

Nel 2024 Fabio entra in società e la Macelleria del Borgo compie un passo decisivo: affianca alla vendita al dettaglio la fornitura alla ristorazione. In pochi mesi, le carni raggiungono anche cucine stellate Michelin, certificando un salto di qualità e dimostrando che una bottega radicata nel territorio può competere con realtà più strutturate senza perdere autenticità. Poi arriva il progetto che completa il quadro: una gastronomia capace di valorizzare ogni taglio attraverso ricette della tradizione, piatti pronti e proposte contemporanee. Un’idea che strizza anche l’occhio alla sostenibilità, riducendo gli sprechi e trasformando la materia prima in preparazioni quotidiane. A settembre, quindi, nasce «Burro – Gastronomia del Borgo», uno spazio che aggiunge una nuova dimensione all’attività e rafforza il legame con la comunità.

Il riconoscimento regionale arriva proprio in questa fase di rinnovamento, confermando che tradizione e innovazione non sono opposti ma parti dello stesso percorso. Pierangelo porta quasi cinquant’anni di mestiere; Fabio rappresenta la spinta verso il futuro. Insieme, dimostrano che una bottega storica può continuare a crescere senza rinunciare alla propria identità. Oggi la Macelleria del Borgo in via Trento 52F e Burro in via Trento 68A raccontano una storia che appartiene non solo ai titolari, ma anche a un quartiere che le ha viste nascere, cambiare e restare. Una storia fatta di mani esperte, di ricette tramandate, di clientela affezionata e soprattutto di quella concretezza che permette alle tradizioni di durare.