In esclusiva le parole di uno dei massimi esperti italiani di calcio francese. Ex ala di Genoa, Napoli e Milan, oggi apprezzato procuratore
Zakaria Aboukhlal si è presentato contro il Monaco con tanta voglia di fare. 25enne marocchino, nato nei Paesi Bassi, cresciuto nell’AZ Alkmaar, è diventato calciatore vero e proprio in Ligue 1 al Tolosa nelle ultime tre stagioni. La prima ottima (doppia cifra), la seconda rallentata da un infortunio e l’ultima molto buona (7 gol totali). Grazie alle sue prestazioni e ai suoi numeri ha attirato le attenzioni del Torino e il direttore sportivo Davide Vagnati ha chiuso negli scorsi giorni il colpo per la sua trequarti. Aboukhlal è stato chiuso per 8 milioni di euro più bonus. Per introdurlo ancor di più nell’ambiente Torino ci affidiamo a uno dei massimi esperti italiani di calcio francese: Oscar Damiani, ex ala di Genoa, Napoli e Milan, oggi apprezzato procuratore.
Buongiorno Oscar. Da grande esperto di calcio francese le vorremmo chiedere un parere su Zakaria Aboukhlal.“Zakaria è un perfetto prototipo di attaccante esterno che all’occorrenza può anche giocare come seconda punta o addirittura alle spalle della punta centrale. Ha un’ottima tecnica individuale, ha fiuto del gol e vede bene la porta. Ha fantasia e direi che a tratti è anche talentuoso. Reputo il colpo del Torino più che valido. Ho visto più volte Zakaria in azione con la maglia del Tolosa e devo dire che mi ha sempre destato un’ottima impressione, quindi penso che possa dare qualità alla squadra di Baroni”.
Si può adattare bene al campionato italiano?“Sì, direi di sì. Se un giocatore è bravo, alla fine si adatta a tutti i campionati. Poi è ovvio che ci sono giocatori più predisposti a un tipo di calcio mentre altri prediligono palcoscenici diversi. Già con il Monaco si è ben comportato”.
Com’è stato il suo triennio al Tolosa?“Il primo anno è stato super, il secondo un po’ meno brillante a causa di un infortunio. Devo dire che è stato bravo a adattarsi velocemente alla Ligue 1 e credo che non avrà difficoltà nemmeno in Italia”.
Può creare superiorità?“Sì, perché nell’uno contro uno sa saltare l’uomo. Ha abilità nel concludere l’azione e aggiungo che sa chiudere bene l’azione quando questa si sviluppa dall’altra parte, segno che sa farsi trovare dentro al gioco”.
Nell’ultima stagione ha segnato 7 gol tutti da dentro l’area di rigore: non è un dato banale…“Sì, è un dato che dimostra quanto sappia seguire l’azione. Quando punta nell’uno contro uno è bravo nel breve e sa superare l’uomo”.
Perciò anche a livello economico sembra un’operazione valida.“Esatto perché poi il rapporto qualità-prezzo non bisogna mai dimenticarlo. Dunque, a tutti gli effetti lo ritengo un buonissimo colpo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA