La Madonna Albani di Federico Barocci, esposta al Senato – Foto: account Facebook del presidente del Senato
di CHRISTIAN REGIS
URBINO – Il presidente del Legato Albani, Giorgio Londei, lancia un appello immediato non appena si apprende che la Madonna Albani del 1612 di Federico Barocci, custodita per secoli a Urbino, è ora esposta in prestito nella sala dello struzzo del Senato a Roma: “Riportatiamola a Urbino”.
L’opera rappresenta una vergine con il fanciullo e Giuseppe in lontananza. L’ambientazione è raccolta e familiare: la Madre, con il paniere da cucito abbandonato sul pavimento, sistema il panno della culla, in attesa di stringere il piccolo che dorme. Sullo sfondo, l’officina di Giuseppe mentre dalla porta aperta si intravede uno scorcio della città ideale. L’opera è rimasta a Urbino, nella dimora Albani, sino al 1852.
Il quadro, si legge nel comunicato stampa del Senato del 20 dicembre, “fa parte del patrimonio artistico di Bnl Bnp Paribas e – grazie ad un accordo tra Senato e Istituto bancario – sarà esposto nella Sala dello Struzzo dal 21 dicembre 2025 al 30 giugno 2026. L’opera è arrivata in Senato in occasione del Concerto di Natale di domenica 21: potranno così ammirarla il Presidente della Repubblica e le altre autorità presenti”. Con le nozze di Maria Albani Litta, il dipinto passò allo sposo principe Carlo di Castelbarco e nel 1985, fu acquistato dalla Bn. “Si tratta di un’opera rara, l’ultima di uno tra i massimi pittori italiani e l’unica in Italia di proprietà privata”.
“Sarebbe disdicevole se il legale rappresentante del Legato Albani – commenta Londei, riferendosi a sé stesso -, di fronte alla notizia che questa splendida opera del grande Federico Barocci datata 1612 è esposta al Senato della Repubblica fino al 30 giugno 2026, non chiedesse il suo ritorno nella città dove è stata dalla sua commissione da parte di Orazio Albani fino all’Ottocento”.
Il progetto ha conquistato il favore del Comune e del primo cittadino Maurizio Gambini che sostiene con convinzione l’iniziativa del Legato.