VICENZA/ARZIGNANO

Fra i sintomi che hanno portato alla diagnosi febbre alta, poca reattività, ipotensione, rigidità nucale e sonnolenza




I medici del San Bortolo stanno curando la piccola ARCHIVIO


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I medici del San Bortolo stanno curando la piccola ARCHIVIO


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Un caso di meningite al San Bortolo. 

Una bambina di 10 anni che abita nella zona di Arzignano è ricoverata in uno dei letti super-monitorati della terapia intensiva pediatrica dove è assistita intensamente dal team di specialiste guidate da Paola Ferrarese. 

Fra i sintomi che hanno portato alla diagnosi – spiega il primario di pediatria Massimo Bellettato del San Bortolo di Vicenza – «la febbre alta, la poca reattività, l’ipotensione, la rigidità nucale, la sonnolenza». 

Ad accertare la meningite di origine batterica, non contagiosa e non pericolosa per la popolazione, anche se più rara e anche più grave della forma virale, è stato infatti l’esame del liquido cerebro-spinale. 

La piccola era stata portata ad Arzignano

La piccola di dieci anni era stata portata dai genitori al pronto soccorso dell’ospedale di Arzignano dove i sanitari, intuendo prontamente la gravità della situazione, ne hanno disposto subito il trasferimento al San Bortolo che, appunto, è centro-hub di riferimento nel Veneto per la rianimazione pediatrica, uno dei pochi, assieme a Padova e Verona, della regione. 

Qui la bambina, in stato di shock e in preda a una sepsi diffusa, è stata intubata e sottoposta a una terapia d’urto con antibiotici ad ampio spettro e anti-virali, in attesa che si giunga con i test di laboratorio della microbiologia del San Bortolo alla identificazione precisa del batterio – potrebbe essere il meningococco, lo pneumococco, l’Haemophilus influenza tipo B o altri ancora – che ha causato questa pericolosa infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono cervello e midollo spinale. 

Una situazione seria, secondo quanto fatto sapere dai medici del San Bortolo nei giorni scorsi, ma che fino a questo momento è sotto controllo.