Deepak Chopra è uno dei guru del nostro tempo. A lui il merito di aver fatto incontrare la scienza e l’anima, la filosofia e la saggezza Orientale con la conoscenza Occidentale, per portare le persone a uno stato di benessere integrato tra corpo, mente e spirito. Nelle sue ultime ricerche si è concentrato sulla longevità, tema attuale che ha sviluppato insieme a Charles Rosier, co-fondatore dell’azienda cosmetica e biotecnologica Augustinus Bader. Dalla loro collaborazione è nata infatti Ab Chopra Epigenetics, una piattaforma che unisce intelligenza artificiale di ultima generazione, scienza epigenetica e pratiche di guarigione fondate sulla consapevolezza di sé. Ed è proprio questa capacità di fondere due aspetti apparentemente distanti tra loro che rivoluziona l’approccio alla scienza della longevità elevando la consapevolezza interiore a uno dei pillar fondamentali per vivere più a lungo e in salute. «Questa collaborazione segna l’inizio di un futuro in cui la tecnologia valorizza il potenziale umano, integrando la salute biologica misurabile con l’intelligenza profonda della mente», spiegano Charles Rosier e Deepak Chopra.
I cinque paradigmi della scienza della longevità secondo Deepak Chopra
I passi avanti più importanti per la scienza della longevità sono stati fatti negli ultimi dieci-quindici anni, Chopra indica cinque campi di innovazione:
- L’intelligenza artificiale. Rappresenta una svolta importante perché riunisce in grandi modelli linguistici come il linguaggio narrativo, biologico, il linguaggio della fisica, quello della matematica, della chimica, della biologia e il linguaggio della biochimica. Alcuni protocolli della piattaforma Ab Chopra Epigenetics sono infatti elaborati con strumenti di AI che processano i dati degli utenti (come genoma, epigenoma, profilo metabolico e abitudini quotidiane) e sono alimentati dalle conoscenze di Deepak Chopra e dalla scienza della rigenerazione di Bader.
- Lo studio del microbioma. Si contano 25mila geni umani e la stragrande maggioranza delle informazioni genetiche nel nostro corpo proviene dai batteri.
- L’Rna messaggero. La terza grande rivoluzione scientifica è quella che potremmo definire la scoperta dell’RNA messaggero. I grandi progressi fatti durante il Covid, aprono la strada a futuri vaccini contro il cancro, contro le malattie cardiache, contro le malattie autoimmuni e a vaccini per la longevità.
- Neuroplasticità. La quarta rivoluzione è lo studio della neuroplasticità e il modo in cui le reti neurali del cervello cambiano a ogni esperienza, il che ha anche una connessione diretta con l’epigenetica.
- Coscienza. La quinta è la rivoluzione della coscienza, perché se non abbiamo consapevolezza della conoscenza interiore, il resto rimane incompleto.
Epigenetica, l’integrazione tra anima e scienza
«L’epigenetica si riferisce all’attività dei geni, prima ho menzionato 25mila geni umani che si formano dal momento del concepimento di un bambino fino al parto e poi attraverso le secrezioni della mamma. Da lì in poi, i geni interagiscono dinamicamente per creare benessere e lo fanno attraverso la modulazione epigenetica. Questo significa che in tutte le esperienza che facciamo entrano in gioco la coscienza. L’epigenetica ci dice che ogni esperienza, che sia intellettuale, emotiva, musicale, stressante, amorosa, gioiosa o arrabbiata, qualunque essa sia, attiva determinati geni e ne disattiva altri», spiega Chopra. «Quindi se ti senti connesso alla vita, e intendo dire se hai relazioni felici, provi amore, compassione, gioia, pace nella mente e non sei stressato, allora vengono attivati alcuni geni che sono legati al microbioma, a seconda della qualità del coinvolgimento. Se ti senti disconnesso perché sei depresso o hai ansia, paura, senso di colpa, vergogna, depressione o qualsiasi forma di stress, allora i geni che vengono attivati causano infiammazione cronica che è direttamente correlata alla malattia e, a livello del microbioma, alla disbiosi intestinale. Oggi la genetica conta per il 5% mentre il 95% delle malattie dipende dallo stile di vita. Quindi, la via è ridurre al minimo l’infiammazione, massimizzare l’autoregolazione e i geni responsabili della longevità, che a loro volta sono collegati ai telomeri, la cui lunghezza è la misura dell’invecchiamento».
A questo punto sorge spontaneo chiedersi: se il potenziale umano fatto di esperienza positive a livello della coscienza favorisce la longevità perché influisce sull’epigenetica, come possiamo assecondare questo stato mentale positivo? «Disponiamo di numerose ricerche che dimostrano che se si va alla fonte di ogni esperienza attraverso la meditazione, la consapevolezza, le relazioni sane, allora l’enzima telomerasi aumenta, il che aumenta la lunghezza dei telomeri, il che a sua volta aumenta la durata della salute. A partire da questa conoscenza, abbiamo sviluppato delle strategie volte a rallentare il processo di invecchiamento e a ridurre l’infiammazione così da aumentare la durata della salute, il benessere emotivo, fisico e spirituale».
Le 7 strategie di longevità per la coscienza (e c’entra anche la cura della pelle)
1- Racconta Deepak Chopra: «La prima strategia di autoregolamentazione è comprendere la coscienza e rendersi conto che il corpo stesso è un’esperienza di coscienza. Cosa significa esattamente? Riformulare il significato dell’invecchiamento e rallentare l’esperienza del tempo attivando il sistema nervoso parasimpatico responsabile dell’autoregolamentazione e della guarigione. Quando riponiamo la nostra consapevolezza nel corpo, utilizziamo tecniche di consapevolezza interocettiva, (che indica proprio la capacità di percepire con precisione le sensazioni corporee interne, ndr)».
2- «La seconda strategia è il riposo profondo, sia attraverso il sonno onirico, sia quello senza sogni. Il primo ci aiuta a regolare le nostre emozioni, mentre il sonno profondo aiuta a regolare la nostra autoregolamentazione biologica».