di
Enea Conti

Il sindaco (Pd e centrosinistra) di Cervia si dimette dopo le vicende personali emerse negli ultimi giorni: «Sono stato travolto da un’esposizione mediatica durissima, è mancato l’ approccio garantista». Pressioni per il passo indietro

Il sindaco (Pd e centrosinistra) di Cervia, Mattia Missiroli, si dimette dopo le accuse e le indagini sui maltrattamenti alla moglie: «In questo momento non sarebbe possibile affrontare una situazione così complessa con la necessaria lucidità, né garantire la serenità che l’istituzione comunale merita. Ritengo quindi responsabile destinare ogni energia alla tutela della mia onorabilità e, soprattutto, ai miei figli, che hanno bisogno di un padre pienamente presente in una fase così delicata della loro vita». 

Per questo «con profondo dolore e ribadendo ancora una volta la mia totale estraneità a qualsiasi episodio di maltrattamenti o violenza, rassegnerò le mie dimissioni». 



















































La denuncia della moglie sui maltrattamenti

La genesi della vicenda che ha portato alle dimissioni del sindaco di Cervia è stata resa nota nelle ultime 48 ore. La Procura di Ravenna aveva aperto un fascicolo dopo la segnalazione dei medici e l’intervento diretto della squadra Volante che risale al 5 dicembre scorso. Dopo che i sanitari avevano informato le forze dell’ordine la donna, che ha 46 anni, è tornata indietro sui suoi passi. 

Ha ritrattato raccontando che delle lesioni al braccio non se le sarebbe procurate cadendo ma perché il marito l’avrebbe picchiata. Ha scelto di non denunciare il coniuge dal quale si sta separando ma in questura, dove è stata sentita per due volte nei giorni successivi al 5 dicembre ha delineato un quadro più complesso.

Ha consegnato alcuni materiali, tra cui una foto di un labbro spaccato e due video realizzati con il telefono. Uno risale al 2020 che mostrerebbe una lite partita per futili motivi, come l’elevata temperatura dei termosifoni, e conclusa con Missiroli che con un braccio alzato avanza verso di lei. 

La segnalazione già partita nel 2020 e poi archiviata

In quell’occasione erano intervenuti anche i carabinieri che avevano sentito sia l’allora 39enne che la moglie. Gli atti furono trasmessi alla Procura che aprì un’indagine che, tuttavia, fu archiviata nel giro di poco tempo. L’altro video riguarderebbe la sera dell’aggressione e mostrerebbe la donna a terra dolorante con il marito sopra di lei. 

Agli agenti la presunta vittima ha raccontato anche che il marito l’avrebbe picchiata nel 2012, ma non risultano interventi svolti dalle forze dell’ordine riferiti a quell’anno. A quell’epoca risalirebbe la foto che ritrae il labbro ferito. Le accuse della Procura sono gravissime: era stata chiesta al gip la misura cautelare della custodia in carcere che il giudice ha però respinto.

Il sindaco di Cervia si dimette: «Travolto da questa vicenda»

In una lunga nota diffusa dal Comune, il sindaco eletto con il centrosinistra  afferma che negli ultimi giorni lui e la sua famiglia sono stati «travolti da un’esposizione mediatica durissima, che non ha colpito solo me come amministratore pubblico, ma anche i miei affetti più cari e, soprattutto, i miei figli. In questa vicenda non ci sono soltanto ruoli istituzionali: ci sono persone, relazioni e bambini che stanno pagando un prezzo altissimo. Colpisce, in particolare, la rapidità con cui si è arrivati a giudizi pubblici e definitivi, in tempi che non coincidono con quelli della giustizia e dell’accertamento dei fatti». 

«Condanno ogni forma di violenza contro le donne»

«Desidero ribadirlo – prosegue – con assoluta chiarezza: condanno ogni forma di violenza, in particolare quella contro le donne, così come condanno ogni forma di violenza in generale. È giusto e doveroso che su ogni situazione si faccia piena luce, senza ambiguità». 

Il primo cittadino: «Sta mancando un approccio garantista»

Missiroli aggiunge di aver «confidato di poter chiarire immediatamente ogni dubbio non appena avessi avuto accesso agli atti, cosa che in questa fase delle indagini non mi è ancora tecnicamente possibile. Ad oggi non ho ricevuto comunicazioni formali, non sono stato convocato e non ho potuto visionare alcun atto. Nonostante ciò, ho letto sui mezzi di informazione ricostruzioni, accuse e giudizi già formulati. Ho appreso dalla stampa contenuti che mi vengono attribuiti, ho visto soffrire le persone a me più care e ho letto valutazioni sommarie sulla mia persona, sulla mia vita e sul mio ruolo. 

«Valutazioni probabilmente figlie della frenesia dei tempi mediatici, ma lontane da una visione garantista e, per questo, profondamente ingiuste. Un percorso che, una volta avviato, ha mostrato tutta la sua durezza e irreversibilità, arrivando a smontare una persona pezzo dopo pezzo, a ferire legami e a lasciare spazio a una narrazione distante dalla verità dei fatti». 

«Faccio un passo indietro per il bene di Cervia»

«Ho dato tutto per questa città, spesso mettendo il resto in secondo piano, nella convinzione che l’interesse generale dovesse venire prima di tutto. L’ho fatto con autenticità, coerenza, determinazione e nel rispetto dei valori in cui credo. Proprio per questo, oggi sento il dovere di compiere un passo indietro».


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23 dicembre 2025 ( modifica il 23 dicembre 2025 | 19:10)