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Un 2025 da ricordare, soprattutto per gli ascolti e per la sensazione di avere trovato una traiettoria editoriale che «funziona» in un mercato televisivo sotto stress. Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di MediaForEurope, lo dice senza giri di parole in un’intervista che andrà in onda stasera al Tg5: «Abbiamo chiuso un anno, in particolare in Italia, di davvero ottimi risultati». Il passaggio chiave, però, è quello sul confronto diretto con il principale concorrente: «Per il terzo anno nella storia della televisione italiana gli ascolti di Mediaset sono in assoluto più alti di quelli del competitor che fa servizio pubblico».
APPROFONDIMENTI
«Canale 5 si è evoluta. La Ruota della Fortuna è un fenomeno»
Nel bilancio, Berlusconi collega i risultati a un percorso di «evoluzione» della rete ammiraglia: «Canale 5 in particolare si è un po’ evoluta, questa evoluzione andrà avanti e i risultati sono arrivati». Tra i casi citati, «La ruota della fortuna», definita «un fenomeno», con performance che «anche nel resto del mondo, giorno dopo giorno, non si vedono da decine di anni».
Un quadro che, nelle parole dell’ad, certifica una «televisione molto ricca», capace di trovare spazio tra intrattenimento e informazione.L’altra partita: la concorrenza dei giganti digitali «senza regole»
Accanto ai numeri di audience, Berlusconi sposta il focus sulla pressione competitiva esterna: «La pressione e la concorrenza dei giganti del web si fanno sentire moltissimo». Il punto, per l’ad di MFE, è che non si tratta di una sfida ad armi pari: «È una concorrenza molto difficile da contrastare per le loro dimensioni, ma anche perché mancano delle regole». Da qui l’affondo sul tema fiscale e regolatorio: le multinazionali digitali «ricavano in Europa» ma, sostiene, «non pagano le stesse tasse delle aziende europee e nazionali».
Conti e occupazione: «Chiuderemo con ottimi risultati, noi assumiamo»
Sul fronte economico, Berlusconi prevede una chiusura d’anno positiva: «Chiuderemo un 2025 ancora con ottimi risultati». E rivendica una linea opposta rispetto ai tagli in corso nel settore: mentre molte media company europee «stanno licenziando», MFE «sta assumendo», con «più di 250 giovani sotto i 30 anni» inseriti «solo nell’ultimo anno tra Italia e Spagna».
«Televisione calda» e informazione: la risposta alla frammentazione
Nel confronto con le piattaforme, Berlusconi insiste sulla differenza tra tv generalista gratuita e streaming: da una parte contenuti «freddi» e «confezionati», dall’altra una televisione «nazionale e locale», con «radici sul territorio», costruita su diretta, intrattenimento e soprattutto informazione. «L’informazione, oserei dire, è il pezzo più importante», afferma, indicandola come il prodotto più «legato al territorio» e più coerente con la missione generalista.
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