Google Play hanno messo a rischio migliaia di utenti. Scopri perché sono considerate tra le più pericolose in assoluto.
Il Google Play Store è da sempre percepito come un ambiente controllato e sicuro, un punto di riferimento per chi utilizza smartphone Android. Tuttavia, anche all’interno di piattaforme ufficiali possono nascondersi applicazioni dannose, capaci di aggirare i sistemi di controllo e colpire utenti inconsapevoli. Negli ultimi mesi, alcune app apparentemente innocue hanno rivelato una realtà ben più preoccupante, sollevando interrogativi importanti sulla sicurezza digitale quotidiana.
Secondo un’analisi sono stati individuati tre malware bancari particolarmente insidiosi, diffusi tramite applicazioni disponibili sullo store ufficiale di Google. Non si tratta di casi isolati, ma di una strategia ormai collaudata che sfrutta la fiducia degli utenti e la popolarità di categorie comuni come strumenti, comunicazione e salute.
Google Play, le app che ti mettono a rischio
Joker è uno dei nomi più noti nel panorama delle minacce Android. Nonostante sia sotto osservazione da tempo, continua a riapparire in nuove forme, riuscendo a eludere i controlli di sicurezza. Questo malware è progettato per sottrarre SMS, contatti e informazioni sul dispositivo, con l’obiettivo di iscrivere l’utente, a sua insaputa, a servizi premium a pagamento.
Le applicazioni che lo veicolavano si presentavano come scanner PDF, traduttori, editor fotografici o app per il monitoraggio della salute. In totale oltre cinquanta app infette sono state scoperte. Con più di 300.000 download complessivi prima della rimozione. Numeri che mostrano quanto il rischio sia stato sottovalutato.
Un’altra minaccia individuata è Facestealer, un malware specializzato nel furto delle credenziali Facebook. Il suo funzionamento è tanto semplice quanto efficace: dopo l’installazione, l’app mostra una falsa schermata di accesso al social network, inducendo l’utente a inserire email e password.

Una volta ottenuti, i dati vengono inviati a server remoti controllati dai cybercriminali. L’app incriminata, classificata come strumento generico, ha raggiunto migliaia di installazioni prima di essere eliminata, dimostrando come anche un singolo download possa avere conseguenze gravi sulla privacy digitale.
Il malware più pericoloso tra quelli individuati è Coper, un vero e proprio trojan bancario. Mascherato da applicazione legittima, come uno scanner QR gratuito, è in grado di intercettare SMS. Registrare ciò che viene digitato, inviare comandi remoti e impedire persino la disinstallazione.
Una volta ottenute le autorizzazioni, Coper consente agli attaccanti di assumere il controllo del dispositivo e raccogliere informazioni sensibili utili all’accesso ai conti bancari. Un rischio concreto che va ben oltre il semplice malfunzionamento dello smartphone.
La rimozione delle app dannose è solo il primo passo. È fondamentale cambiare immediatamente le password, attivare l’autenticazione a due fattori e prestare maggiore attenzione alle autorizzazioni richieste dalle app.