Il bilancio

«Scelto un adeguamento estremamente contenuto, mantenendo gli aumenti al di sotto dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo»




Tempo di bilanci per l'Istituto assistenza anziani


Tempo di bilanci per l’Istituto assistenza anziani




Tempo di bilanci per l'Istituto assistenza anziani


Tempo di bilanci per l’Istituto assistenza anziani

Dopo gli anni della pandemia e difficoltà economiche, l’istituto assistenza anziani torna a chiudere il bilancio in positivo. Ma le difficoltà restano, gli utenti avranno un lieve aumento delle rette e l’appello va alla politica, sia nazionale che regionale, perché dia risposte e risorse concrete, non solo al mondo sanitario, ma anche alle realtà sociali che di fatto garantiscono la tutela della salute delle persone anziane.

Oltre ai centri servizi, il prossimo anno vedrà operativi inoltre 46 appartamenti riqualificati anche grazie al progetto finanziato dal Pnrr di cui il comune di Verona è capofila, destinati a persone over 65 con un basso bisogno assistenziale e quindi autonome in un contesto protetto.

«Dal 2024 c’è stata una svolta economica nel nostro ente, e siamo riusciti a portare i conti in positivo», dichiara il presidente dell’istituto, Franco Balbi. «Avremo un po’ di attivo anche nel 2025, ma i problemi rimangono. Se da un lato non avere più gravi disavanzi nella gestione ci permette di concentrarci su gravosi impegni e di dare un servizio di qualità a chi possiamo darlo, secondo i posti e gli strumenti, limitati, che abbiamo a disposizione, dall’altro serve un salto di qualità nella politica nazionale e regionale. Altrimenti difficilmente possiamo affrontare problemi ormai evidenti quali l’invecchiamento della popolazione e la necessità di una maggiore assistenza per le persone anziane. Spero che la giunta regionale concretizzi le promesse elettorali fatte sia dal presidente che dal nuovo assessorato al sociale. Senza fondi e senza un impegno comune non riusciremo a venirne fuori».


Nel corso della seduta del Consiglio di amministrazione di ieri, 22 dicembre, sono state definite le rette per il 2026. «Abbiamo scelto un adeguamento estremamente contenuto, mantenendo gli aumenti al di sotto dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo, che nell’ultimo anno è aumentato dell’1,1–1,2%”, spiega la vicepresidente dell’Istituto Assistenza Anziani, Erica Dal Degan. “Per il 2026 l’aggiornamento sarà limitato a 50 centesimi al giorno per gli ospiti con quota sanitaria regionale e di un euro al giorno per quelli privi di quota sanitaria».

Le rette applicate dall’Istituto variano da 59,50 a 111 euro al giorno, in funzione della tipologia di sistemazione, del livello di non autosufficienza dell’ospite e dell’eventuale accesso alla quota sanitaria riconosciuta dall’Ulss, pari a 52 euro al giorno, assegnata in base al grado di non autosufficienza.

Grazie al progetto Pnrr, con capofila il Comune di Verona e in rete anche quello di San Giovanni Lupatoto e l’Agec, l’istituto assistenza anziani ha potuto compiere la riconversione di immobili pubblici in via Don Carlo Steeb in alloggi autonomi destinati a persone anziane in fragilità.

«I nostri centri servizi hanno posti letto per circa 500 persone e sono saturi tutto l’anno», riferisce la direttrice generale, Claudia Dal Sacco. «Abbiamo quindi colto con interesse l’opportunità offerta dal comune di Verona di aderire al progetto Pnrr che prevede la riqualificazione di appartamenti per inserire persone anziane, dopo eventi traumatici al pronto soccorso o in decadimento naturale, in un centro residenziale. Gli appartamenti sono riqualificati con servizi di domotica avanzata per monitorare quotidianamente gli inquilini. Alcuni di loro sono inseriti in un centro servizi in cui, se l’autonomia e riservatezza degli ospiti sono garantite, non mancano controllo e assistenza quotidiani da parte degli operatori».